Il Parco nazionale piange l'improvvisa e prematura scomparsa di Gianni Pavan, professore e scienziato dell'Università di Pavia, specializzato nella bioacustica, ovvero nello studio dei suoni della natura, da quelli delle balene a quelli delle savane africane.
Pavan è morto a 62 anni in un incidente stradale a Casteggio in provincia di Pavia.
Anche le Foreste casentinesi erano un laboratorio speciale per Pavan: in collaborazione con i Carabinieri forestali e il Parco nazionale, stava sperimentando un progetto per registrarne il "paesaggio acustico".
Era uno scienziato eccellente ed una persona squisita, e proprio nei giorni passati aveva concordato con l'ente Parco ulteriori progetti di studio e collaborazione, finalizzati anche al coinvolgimento di giovani ricercatori."Gianni Pavan - commenta il presidente del Parco Luca Santini - lascia un tragico vuoto. Rimarrà il ricordo di una persona speciale che ha voluto bene alle Foreste casentinesi e la continua ricerca di una più profonda conprensione realizzava uno dei suoi scopi, che era quello di valorizzarle ancora di più".Lo studioso ha costituito la seconda generazione della famiglia Pavan ad amare questa terra, dopo che suo padre Mario, assieme a Fabio Clauser, era stato uno dei protagonisti della nascita della riserva integrale di Sasso Fratino.
Tante avevano seguito, in tutto il mondo, ed era arrivato a ricoprire, negli anni '80, l'incarico di ministro dell'Ambiente."Per commemorare un tale studioso dei suoni delle nostre foreste, commenta il direttore f.f. Andrea Gennai, che proprio in questi giorni stava concordando con Pavan ulteriori progetti di ricerca, non rispetteremo il consueto minuto di silenzio ma gli dedicheremo piuttosto tutte le migliori musiche naturali che le foreste vetuste ci regalano da millenni e di cui aveva compreso l'infinito valore.
Che queste musiche lo accompagnino per sempre".