"Riccardo Magherini muore in strada mentre i carabinieri lo arrestano. Come sono andati veramente i fatti?" così viene introdotto il video della trasmissione di Italia Uno, Le Iene.
Il padre di Riccardo ed il fratello non credono che Riccardo sia morto d'infarto. Una corsa lungo l'Arno, la fuga da chi "Mi vogliono uccidere", e poi ingressi allarmati in locali di zona, vetri infranti ed ancora una corsa sino all'ex Eolo di San Frediano dove i carabinieri lo hanno ammanettato a terra. C'è un intero quartiere in strada quella notte e c'è chi registra, chi gira un video, chi quelle urla non se le è dimenticate ed ha pure raccontato cosa è accaduto ad inquirenti e giornalisti.
"Calci" l'ambulanza che arriva ma non interviene: carabinieri e personale sanitario tra gli indagati. Chi ha difeso l'operato dei militari ha spiegato che non esiste un vero e proprio 'modus operandi' in certi casi si cerca di controllare la situazione e fermare il 'disturbatore' di turno.Il problema però è anche capire chi fosse il disturbatore in questo caso visto che l'ex calciatore viola era in stato confusionale, ma quello che cercava era aiuto e non commettere atti lesivi verso il prossimo, come ha testimoniato ai media anche la donna che se lo sarebbe trovato in macchina all'improvviso: "Ero dispiaciuta per lui, non terrorizzata".
Mauro Casciari fa il percorso che Riccardo fece quella notte fino al fermo dei carabinieri.