“Esprimo solidarietà ai giornalisti che sono stati a più riprese oggetto di insulti e minacce nell’esercizio del diritto/dovere di cronaca, sia durante le manifestazioni sia sui social, e al cronista del Corriere fiorentino Simone Innocenti che nelle ultime ore è stato attaccato per il suo lavoro". Lo ha detto il sindaco Dario Nardella. "Ringrazio i giornalisti - ha aggiunto - grazie al loro lavoro possiamo contare su un servizio assolutamente indispensabile. Il resoconto in diretta di quanto avvenuto della notata di venerdì ne è un esempio”.
“Esprimo la mia vicinanza e solidarietà incondizionata ai giornalisti del Corriere Fiorentino minacciati via social, in particolare Simone Innocenti, da persone che hanno partecipato alla manifestazione non autorizzata di venerdì scorso, e che già in quell’occasione avevano ricoperto di insulti i professionisti dell’informazione”, dichiara il presidente del Gruppo Forza Italia al Consiglio Regionale della Toscana, Marco Stella.“Chiediamo alle istituzioni e alle autorità preposte di vigilare con particolare attenzione - aggiunge Stella - per evitare che dalle parole le minacce si traducano in aggressioni fisiche. La libertà di stampa è un bene fondamentale da tutelare e difendere sempre”.
“Esprimiamo profonda solidarietà a Simone Innocenti, giornalista de il Corriere Fiorentino, che ha subito gravi attacchi sui social network a seguito degli scontri tra manifestanti e forze dell'ordine avvenuti venerdì scorso a Firenze. I giornalisti svolgono una funzione sociale imprescindibile per la tenuta democratica del nostro Paese. Per questo ogni attacco alla loro professione deve essere stigmatizzato fortemente”. E' quanto dichiarato da Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale, dopo aver appreso degli attacchi subiti da Innocenti.
“Sono costernato, amareggiato e molto preoccupato per la “piega” che nelle ultime settimane stanno prendendo proteste e attacchi. Deploro profondamente l’attacco ai giornalisti del Corriere Fiorentino con particolare riferimento al cronista Simone Innocenti. Quando si vanno a “toccare” i narratori della vita quotidiana significa che c’è il rischio di ricadere nelle minacce e nella voglia di “zittire” la libertà”. Lo dichiara il senatore Massimo Mallegni, commissario regionale di Forza Italia Toscana.
Naturalmente il presidente Sandro Bennucci e tutti gli organismi dirigenti dell'Associazione Stampa Toscana, stigmatizzano e condannano l'attacco via social ai giornalisti del Corriere Fiorentino, ed in particolare al collega Simone Innocenti, dopo la guerriglia di venerdì sera nel centro storico di Firenze. Epiteti come quello di “pennivendoli”, che sono tra quelli risuonati anche durante gli scontri nei confronti di tutti i giornalisti che erano lì a fare cronaca, pesano come pietre se espressi contro chi ha il diritto ed il dovere di informare i cittadini, anche a rischio della propria incolumità.
Insulti e intimidazioni verbali non nascondono il pericolo che si possa creare un clima nel quale chiunque può credere di poter passare dalle parole ai fatti con conseguenze ancora più gravi. L’Associazione Stampa Toscana, ancora una volta, fa appello alle Istituzioni, e al prefetto di Firenze, Laura Lega, perché venga garantito il diritto di cronaca, libero da qualsiasi condizionamento, e si pone, come sempre, al fianco di tutti i colleghi nel duro, difficile e ormai decisamente rischioso lavoro quotidiano.
Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi e Antonella Bundu - Sinistra Progetto Comune"La minaccia non è uno strumento politico. Si colloca nel campo di quello che non si può e non si deve praticare.Apprendiamo della denuncia dall'Associazione Stampa Toscana ed esprimiamo la nostra solidarietà a chi ha subito queste pressioni nel corso delle giornate legate alla manifestazione di venerdì.Lo screditamento del giornalismo viene purtroppo da lontano e spesso ha trovato spazio anche grazie ad atteggiamenti ambigui in ambito istituzionale, magari rivendicando la possibilità di un mondo in cui potremo fare a meno del giornalismo, basandoci su una presunta informazione diretta.Per questo pensiamo che sia fondamentale ribadire il dovere di rispettare l'indipendenza e l'autonomia di chi svolge il proprio lavoro in questo campo.
Anche quando ci sono opinioni diverse sullo stato dell'informazione e del giornalismo nel nostro Paese, ma sempre sapendo che i problemi sono piuttosto di sistema e che a pagarne le conseguenze sono per prime le persone chiamate a lavorare in condizioni difficili, quali quelle dell'Italia di oggi".
A Simone e agli altri colleghi la piena solidarietà della redazione di Nove da Firenze.