Firenze, 28 settembre 2016 - Accoglienza profughi, Confcooperative Toscana lancia l’allarme al ministero dell’Interno: “Le nostre cooperative non ricevono soldi dalle Prefetture da 4 mesi, se i ritardi perdureranno ancora, sarà difficile riuscire a garantire la stessa assistenza ai richiedenti asilo accolti nelle nostre strutture”. Queste le parole di Fabio Palmieri, presidente di Federsolidarietà – Confcooperative Toscana. In Toscana sono 25 le cooperative che si occupano dell’ospitalità dei migranti provenienti dal Sud Italia.
Complessivamente, i richiedenti asilo accolti sono 2.350. “E’ un ritardo preoccupante – spiega Palmieri – che mette in difficoltà le nostre cooperative, costrette ad anticipare di tasca propria le risorse. La situazione non può durare a lungo, il rischio concreto è che, senza risorse, le cooperative non riescano a fronteggiare le spese, e quindi dovranno rinunciare a pagare gli stipendi ai propri dipendenti. Ne risentirà l’accoglienza dei migranti sul territorio toscano, che rischieranno di trovarsi senza l’assistenza adeguata”.
Una legge per avere regole più chiare e giuste nell'accoglienza degli immigrati. Si chiama "taglia-business" la proposta parlamentare d'iniziativa regionale che lancia dalla Toscana il gruppo consiliare di Fratelli d'Italia e presentata oggi in Consiglio dal capogruppo Giovanni Donzelli. Obiettivo: obbligare i soggetti che si occupano di offrire vitto, alloggio e attività per gli immigrati a rendicontare tutte le spese sostenute. "Secondo le regole attuali i soggetti che gestiscono gli immigrati oggi non devono giustificare come hanno speso i soldi pubblici ricevuti - spiega Donzelli - niente fatture, niente scontrini, niente dettaglio di spese.
La legislazione di cui si avvalgono le Prefetture per i bandi è ancora oggi quella predisposta venti anni fa per l'emergenza sbarchi in Puglia". Per Donzelli "un sistema del genere non è accettabile e permette a tanti, a partire dalle cooperative, di vederlo come un mare d'oro in cui tuffarsi. Siamo convinti che chiedere trasparenza sia doveroso e servirà anche a limitare il fenomeno degli sbarchi incontrollati in Italia". Secondo le stime il giro d'affari dell'accoglienza toccherà nel 2016 la cifra di quattro miliardi di euro: "E' un business pazzesco e non è pensabile continuare a vivere in un sistema che, come ben sappiamo, ha già provocato numerosi danni all'erario e inchieste giudiziarie.
Crediamo che sia urgente intervenire", sottolinea Donzelli che mette l'accento sul confronto fra i documenti che deve presentare un'azienda che riceve soldi pubblici per un progetto qualsiasi, per cui l'elenco è lunghissimo, o riguardante gli immigrati, per cui è necessario comunicare soltanto il numero delle persone accolte. La proposta di legge si può anche sottoscrivere online con una petizione disponibile all'indirizzo www.leggeimmigrati.com, dove si trovano anche tutti i dettagli sull'iniziativa.
Si conclude la prima fase del progetto per l’impiego gratuito e volontario dei richiedenti asilo e protezione internazionale nelle attività di bonifica voluto dal Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno su sollecitazione della Regione Toscana. Per l’ultima giornata la squadra dei migranti formati dal Consorzio in collaborazione con Chiantiform e ospiti presso l’Ostello di Villa Camerata di Firenze con AICS Accoglienza Solidale in colalborazione con AIG si è spostata da Firenze a Sesto per una pulizia straordinaria sulle sponde del Torrente Rimaggio. “Grazie alla buona volontà dei ragazzi coinvolti è stato possibile effettuare un calendario di interventi settimanale per tutto il mese di agosto e settembre sui principali corsi d’acqua fiorentini, con ottimi risultati, tanto che già si pensa ad una eventuale prosecuzione e ampliamento del progetto” è il commento del presidente del Consorzio Marco Bottino. “Il nostro Comune è felice di poter ospitare sul proprio territorio questa iniziativa – commenta l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Sesto Fiorentino Camilla Sanquerin – Il coinvolgimento volontario dei richiedenti asilo rappresenta un passo in avanti rispetto ad un modello di accoglienza che vorremmo superasse la logica emergenziale fino a diventare un’occasione di incontro, di crescita e di coinvolgimento attivo di questi cittadini stranieri.
Con la formazione, valore aggiunto di questo progetto del Consorzio di Bonifica, si creano piccole occasioni che possono avvicinare al mondo del lavoro, facilitando un inserimento futuro nella nostra comunità qualora la scelta sia quella di rimanere. Grazie all’opera preziosa e insostituibile del nostro tessuto associativo, siamo fiduciosi di poter arrivare a proporre attività simili anche agli ospiti dei centri di Sesto Fiorentino, dando una risposta solidale e forte come è nella tradizione della nostra città”.