Si terrà mercoledì 29 ottobre alle 21,15 presso il Palazzo Pretorio di Empoli (piazza Farinata degli Uberti) il dibattito-confronto "Tu chiamale, se vuoi famiglie", dedicato al tema delle unioni civili alla luce delle recenti prese di posizione di molti comuni per il riconoscimento dei matrimoni tra persone dello stesso sesso. A discutere saranno il sindaco di Empoli, Brenda Barnini, recentemente schieratasi in maniera risoluta per la trascrizione dei matrimoni gay contratti all'estero, Beatrice Corsi, consigliera comunale di Sesto Fiorentino, dove all'inizio di settembre è stata approvata una mozione sullo stesso tema, e Alessandro Borgherini, consigliere comunale di Forza Italia ad Empoli.
"Fedele allo spirito e alle finalità dell'associazione - spiega il presidente di Laboratorio Italia Marco Baldinotti - vogliamo creare uno spazio di confronto su un tema che è stato al centro dibattito in queste settimane. E' fuori discussione, ormai, che sia necessario dare riconoscimento giuridico alle unioni tra persone dello stesso sesso, e si invoca genericamente una legge nazionale in materia. Troppo poco, però, si è discusso su quali diritti riconoscere e come arrivare a compiere questo passo non più rinviabile"."Abbiamo scelto di mettere a confronto tre giovani amministratori della nostra provincia per provare affrontare il tema con un taglio nuovo - dice ancora Baldinotti - C'è chi, infatti, come il ministro Alfano ha dato rilevanza agli aspetti legali e giuridici dell'iniziativa partita dai Sindaci, chi invece ne ha fatto una battaglia per i diritti delle coppie omosessuali, chi si è riunito spontaneamente in tante piazze d'Italia per manifestare silenziosamente il proprio dissenso, come le Sentinelle in piedi.
Per questo abbiamo deciso di organizzare una serata di confronto, per mettere insieme i diversi punti di vista che hanno alimentato la discussione in queste settimane. Naturalmente non abbiamo l'ambizione di poter esaurire un tema così ampio e ricco di prospettive in una sola serata, ma da qualche parte dovevamo pur cominciare. È troppo tempo che su questo tema ci si limita alle tifoserie, senza mai aprire un vero e proprio dibattito sulle questioni di merito".