FIRENZE- "Contro la meningite, il vaccino è l'unica misura di prevenzione veramente efficace, è sicuro e non ha in generale controindicazioni". I casi di meningite da meningococco C non si arrestano, e l'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi rinnova l'appello a vaccinarsi già lanciato in più occasioni. "Tutte le Asl hanno scorte di vaccino sufficienti, e anche i medici di famiglia collaborano e vaccinano i propri pazienti - dice l'assessore - Non è certo possibile, come qualcuno ha proposto, rendere obbligatorio il vaccino per tutti: sarebbe anticostituzionale.
Però io mi sento di rivolgere nuovamente l'invito a vaccinarsi, soprattutto ai giovani nella fascia di età 11-20 anni. Anche se i casi recenti riguardano tutti persone di età superiore, la letteratura internazionale dimostra che sono i giovani quelli nei quali la malattia maggiormente si diffonde. E che la mening ite da meningococco C è stata debellata proprio vaccinando a tappeto i giovani. E' la famosa immunità di gregge: se vaccini le persone più a rischio, metti al sicuro anche gli altri". Intanto proseguono nelle Asl le indagini avviate dalla Regione: l'indagine epidemiologica sui casi che si sono verificati finora; e i tamponi faringei per la ricerca dei portatori, sulle persone che si presentano a vaccinarsi negli ambulatori Asl nelle due aree di Firenze ed Empoli (dove si sono verificati la maggior parte dei casi) e, come controllo, nelle due aree di Grosseto e Siena (dove non si sono verificati casi).
La vaccinazioni possono essere effettuate dal proprio pediatra o medico di famiglia alle stesse condizioni garantite nelle sedi vaccinali dall’Azienda sanitaria. I cittadini tenuti al pagamento del ticket, ovvero con età superiore ai 45 anni, potranno effettuare la vaccinazione solamente presentando copia dell’avvenuto pagamento effettuato ai tradizionali sportelli di riscossione Cup. Per il pagamento non serve alcuna prescrizione medica.
Estendere e velocizzare la possibilità di vaccinazione gratuita antimeningococco C agli operatori della sicurezza che, per ragioni di servizio, si trovano a contatto diffuso con persone che possono essere portatori sani o affetti dal batterio: è ciò a cui la giunta regionale risulta impegnata a seguito dell’approvazione unanime, nelle settimane scorse in Consiglio regionale, della mozione promossa dal Vicepresidente della Commissione sanità Stefano Mugnai (Capogruppo e Coordinatore regionale di Forza Italia in Toscana) insieme al Capogruppo di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli. «Alcuni sindacati di polizia – scrivono Mugnai e Donzelli nel loro atto – hanno chiesto ai questori toscani di vaccinare i dipendenti contro la meningite.
Risulterebbe che soltanto la questura di Pistoia, tramite la rispettiva Asl, ha già provveduto a vaccinare i dipendenti che lo hanno richiesto» mentre «Siena, Firenze, Grosseto e Massa sarebbero in attesa di determinazioni dalle rispettive Asl». «La situazione più grave – si legge ancora – sembra essere quella di Livorno, dove la locale Asl ha dato appuntamento ai poliziotti che intendono farsi vaccinare tra alcuni mesi, addirittura si parla di 3-4 mesi». Dunque il dispositivo accolto da tutta l’assemblea, che impegna la giunta regionale «a sollecitare tramite le Asl la vaccinazione per i poliziotti che ne fanno richiesta e per le forze dell’ordine in genere». Raccomandazione: «Questa mozione – ha ricordato Mugnai nel suo intervento in aula – fa il paio con quella, approvata anche lì all’unanimità, che impegnava la giunta a estendere la campagna vaccinale agli operatori del 118 e a cui ad oggi la giunta non ha dato seguito.
Ora vigileremo affinché le istanze del Consiglio non rimangano lettera morta».