Sessanta partite viste sofferte e raccontate in questa stagione densa di emozioni. Alla fine ti senti vuoto e ripensi alla lunga cavalcata della squadra viola, ricordi le parole dei tuoi commenti, le aspettative, i successi, le delusioni. Una stagione magnifica, lontana dalla mediocrità degli ultimi anni ,che purtroppo alla fine ha mancato il traguardo all'ultimo minuto. Se la delusione non deve inaridire il nostro tifo e la nostra passione, dobbiamo anche affermare che siamo stanchi di essere magnifici perdenti. Dopo molti anni e molte delusioni ci piacerebbe vivere e narrare una vittoria.
Nel maggio del 1982 la Fiorentina subì l'ennesimo clamoroso scippo di cui tutto il mondo fu spettatore. La storia è nota: Fiorentina e Juventus erano prime a pari merito all'ultima domenica.Non poteva esserci uno spareggio. Avrebbe probabilmente creato qualche difficoltà alla spedizione azzurra ai Mondiali. Doveva esserci un vincitore senza ulteriori partite. I viola erano di scena a Cagliari, i bianconeri a Catanzaro. Al Sant’Elia fu annullato un regolarissimo gol a Ciccio Graziani, in Calabria non venne sanzionato un rigore per i padroni di casa per una gomitata in area di Brio al catanzarese Borghi.
Sfumò così il sogno di Firenze di conquistare il terzo Scudetto e, all’indomani, nella redazione del Brivido Sportivo, diretta dal collega Paolo Melani, durante una riunione molto concitata, qualcuno, forse lo stesso arguto Melani, esclamò: “Meglio secondi che ladri!”. Una battuta che ha fatto storia e fu stampata dal Brivido su migliaia di adesivi diffusi poi in tutta Firenze e che, ancora oggi, qualcuno conserva. Adesso ci piacerebbe essere fortunati e vincenti.
Siamo stanchi di essere belli e dannati Sogno di scrivere: “Meglio fortunati che secondi”.