Firenze, 28 maggio 2014 – Sarà presentato venerdì 30 maggio alle 15.30 nel Complesso di Santa Maria del Carmine (Chiostro, Sala del Cenacolo - piazza del Carmine, 14) il libro di Alessandro Salucci Masaccio e la Cappella Brancacci. Note storiche e teologiche (pp. 144, euro 13). Interverranno Simona Spinelli del Fondo Edifici di Culto, padre Massimo Brogi, priore del Convento del Carmine e Silvia Colucci, curatore del Museo. Sarà presente l’Autore, e alla presentazione seguirà la proiezione di un video realizzato dall’Associazione MUS-E.
Alessandro Salucci, filosofo della scienza e teologo, è docente presso la Facoltà di Filosofia della Pontificia Università San Tommaso d’Aquino a Roma e presso la Facoltà Teologica dell’Italia Centrale a Firenze, dove è stato anche presidente dell’Opera di Santa Maria Novella. Il suo saggio è dedicato ala cappella Brancacci, situata all’interno della chiesa di Santa Maria del Carmine e considerata un vero e proprio scrigno di capolavori dell’arte rinascimentale, in particolare gli affreschi raffiguranti le Storie di San Pietro.
Il ciclo, commissionato nel 1424 da Felice Brancacci, ricco mercante e politico fiorentino, illustra la vita di San Pietro, protettore della famiglia, e fu realizzato a più mani da Masolino da Panicale e dal suo allievo Masaccio. Nel 1428 Masaccio sostituì definitivamente Masolino, ma morì poco dopo all'età di 27 anni, cosicché le parti mancanti furono completate da Filippino Lippi intorno al 1480. Concentrandosi sul contributo di Masaccio alla decorazione della cappella, il testo offre un inquadramento storico con notizie sulla vita dell’artista e sulla famiglia Brancacci, quindi un’approfondita indagine sugli affreschi che mette in luce, anche attraverso le numerose immagini a colori, sia gli aspetti iconografici che i motivi spirituali e religiosi di una delle più grandi opere del nostro Rinascimento.