Nella mattinata di venerdì 26 marzo, Firenze è stata protagonista di tante manifestazioni delle categorie economiche maggiormente colpite dalle chiusure.
Un lungo serpentone di taxi, auto e scooter ha sfilato a suon di clacson bloccando la zona dell'Isolotto e di Porta Romana. Partendo da via Simone Martini si sono diretti in piazza Signoria, dove la manifestazione si è conclusa. Una delegazione ha poi incontrato il sindaco Dario Nardella, che ha preso l'impegno di sospendere da venerdì prossimo il divieto di vendita degli alcolici durante i fine settimana e di adoperarsi per la concessione straordinaria anche quest'anno, fino al 31 dicembre, di spazi gratuiti extra ai ristoranti per i tavolini all'aperto. Alle 16.30 appuntamento con il prefetto e domani, sabato, è previsto un incontro con il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, con il quale la delegazione di TNI Horeca Italia si confronterà sulle nuove misure che arriveranno per la ristorazione.
“Due anni di prese in giro, non ne possiamo più. Chiediamo indennizzi adeguati per le perdite subite fino ad oggi e per questo è urgente un nuovo scostamento di bilancio. Le misure del governo Draghi sono ad oggi del tutto insufficienti. Nel frattempo – afferma Pasquale Naccari, presidente di TNI Horeca Italia – la Regione ci ha promesso nuove misure a tutela delle categorie più colpite dalle restrizioni: è una grande vittoria che sia di esempio per le altre regioni. Abbiamo bisogno di certezze e, sopratutto, di poter tornare a lavorare. In mancanza di risposte, siamo pronti a partire da tutte le città per bloccare Roma”.
‘Fatti non foste a viver come bruti’. Così gli ambulanti di Assidea, Associazione di tutela per gli operatori di mercato su area pubblica, hanno solidarizzato e aderito alla mobilitazione promossa dalla categoria dei tassisti di Firenze. “Abbiamo voluto lanciare questo messaggio dantesco col quale Ulisse si rivolge ai suoi compagni per spronarli a continuare il loro viaggio oltre le colonne d’Ercole, confine ultimo del mondo allora conosciuto, per invitare tutti i nostri colleghi di tutte le categorie ad andare avanti nella battaglia per tutelare i diritti delle nostre imprese – sottolinea il presidente Assidea Alessio Pestelli.
– Ci scusiamo con i cittadini che hanno dovuto subire il disagio di una città completamente bloccata, ma siamo stati costretti pur di salvare le nostre aziende, a farlo. Di tutto questo dovrà assumersi la responsabilità chi continua ad imporre chiusure senza pensare minimamente a come fare per tenere in piedi il nostro sistema economico nazionale”. “In un particolare momento di crisi economica – conclude Pestelli – è fondamentale unire le forze per far sentire un’unica voce al Governo per un sistema di misure che continua a non funzionare rispetto allo stop forzato imposto per contrastare la pandemia”.
La Lega Salvini Firenze si schiera dalla loro parte e accoglie pienamente le loro istanze. “Siamo vicini alle categorie duramente colpite da questa crisi che pacificamente e legittimamente chiedono di essere ascoltate” afferma Federico Bussolin, Commissario e Capogruppo Lega Firenze. “Siamo consapevoli che la soluzione migliore resta l’inizio di un percorso di riapertura delle attività da dopo Pasqua e le categorie hanno manifestato voglia di tornare a ripartire e lavorare”.
“Con la Lega al Governo – prosegue Bussolin – è iniziato un percorso concreto ed efficace per il sostegno alle imprese, con la consapevolezza che precedentemente sono stati commessi diversi errori da cui è necessario imparare per il futuro. Come Lega siamo convinti che con il prossimo pacchetto di aiuti sarà necessario aumentare il sostegno concreto a lavoratori e imprese, così come già indicato dal presidente Draghi”.“Sostegno al commercio di vicinato, fondi per il sostegno agli affitti commerciali, fondi ai Comuni per la riduzione della Tari: sono solo alcuni degli atti che ho portato in consiglio regionale per sostenere la Firenze che lavora e che produce, in questi tempi di gravissima crisi economico-sociale – dichiara la consigliera regionale della Lega Elisa Tozzi – Il nostro impegno è concreto e continuo ma una cosa va detta: sul tema, bisognerebbe cambiare l'impostazione.
Le attività commerciali, sportive, artistiche, non dovrebbero proprio chiudere, qualora riescano a ottemperare pienamente alle regole anti-covid. Mentre quelle attività che fisiologicamente patiscono l'assenza di turismo e per le quali non ha senso riaprire adesso, dovrebbero essere maggiormente sostenute a livello centrale".
“Vigileremo affinché tali propositi siano rispettati, mantenendo costante – concludono Bussolin e Tozzi – il nostro impegno ad ascoltare e coinvolgere le attività che a Firenze chiedono un cambio di passo sostanziale dal precedente governo”.