Prosegue il lavoro dei tecnici del Comune di Firenze impegnati ad abbattere le piante gravemente compromesse dall’ondata di maltempo. Gli interventi hanno permesso la riapertura di via Mortuli mentre non c’è stato bisogno di chiudere la strada per rimuovere una pianta pericolante in via Mariti. Chiuso il giardino Caponnetto (sul lungarno del Tempio). Riaperto, invece, il cimitero di Settignano. Terminati i lavori per la messa in sicurezza degli alberi sono stati riaperti il lungarno Ferrucci, via Fortini e via Lombardia.
I tecnici della direzione ambiente hanno abbattuto un pino pericolante in piazzale Galilei e hanno cominciato la bonifica in alcuni settori del giardino dell’Isis Leonardo da Vinci.Il Giardino di Boboli, tuttora chiuso ai visitatori, qualora le condizioni meteo rimanessero stabili, potrà essere parzialmente riaperto martedi 10 marzo nella sua parte cinquecentesca, ovvero dal varco del Rondò di Bacco fino al Piazzale della Meridiana, posizionando delle transenne alla fine di quest’ultimo. Aggiunge il Soprintendente ad interim per il Polo Museale Fiorentino, Alessandra Marino: “Entro la prossima settimana si prevede di poter riaprire anche la parte rimanente del giardino. Sulla data seguiranno successive comunicazioni, in quanto dipende dall'esito degli ulteriori opportuni controlli e dalle condizioni meteo dei prossimi giorni”.
Tecnici e operatori dell'ufficio Viabilità della Città Metropolitana hanno rimosso dalla carreggiata i materiali che si erano depositati per effetto della bufera. Dovrebbe aprire entro le prime ore del pomeriggio la strada provinciale 130 dei Colli Alti. Grazie al lavoro messo in campo dall'ufficio Viabilità della Città metropolitana di Firenze, sono stati rimossi tutti gli ostacoli portati sulla carreggiata dalla bufera. Materiali sono stati depositati in alcuni casi, dagli operatori, a lato della strada e saranno rimossi nelle prossime ore.
Si avvia verso la normalizzazione la situazione del servizio elettrico in Toscana, in seguito ai danni sulla rete causati dalla violentissime raffiche di vento che si sono abbattute sul territorio regionale. Rispetto ai 200.000 clienti disalimentati nella notte di mercoledì Enel ha risolto il 98% dei casi: alle ore 19:00 sono circa 3.500 i clienti ancora da rialimentare sulle linee di media tensione. Questo il dettaglio della situazione: circa 900 clienti disalimentati nell’aretino tra Sansepolcro, Cortona e il Casentino; circa 1.400 nella provincia di Pistoia tra la montagna e la piana pistoiese; circa 1.200 nella provincia di Lucca tra la Garfagnana e la Versilia. Enel conta di risolvere entro la mezzanotte la quasi totalità delle situazioni sulle linee di media tensione, che alimentano le cabine di trasformazione da cui escono i cavi di bassa tensione che arrivano nelle abitazioni.
Rimarranno criticità a macchia di leopardo sulle singole linee elettriche di bassa tensione in piccole località, case sparse, seconde case distribuite nei territori della Versilia, della Garfagnana, della montagna pistoiese e del Casentino, su cui Enel proseguirà a lavorare nella notte e domani, fino al pieno ripristino del servizio elettrico, operando nel rispetto delle procedure di sicurezza che questi delicati interventi richiedono.
In accordo con l'assessorato all'Ambiente, la sede di Asm Prato e il centro raccolta di Montemurlo resteranno aperti anche domenica 8 marzo per la distribuzione del kit gratuito di rimozione in sicurezza dei materiali in eternit da aree private, corti e giardini. Saranno aperti sia gli uffici che la portineria ed è stato attivato un numero telefonico ad hoc per informazioni e segnalazioni: 0574/874651, attivo fino alle 20.30 di oggi è dalle 8.30 alle 18 di domani. Da lunedì 9 marzo tornerà attivo il numero 0574/7081.
Lo smaltimento dei materiali in amianto rimossi è a pagamento, ma potrà essere richiesto il rimborso della spesa sostenuta. Tutte le scuole, dai nidi alle medie, apriranno lunedì mattina. Due giorni ininterrotti di interventi hanno permesso la riapertura di tutti gli edifici scolastici, compresa la materna Il Campino dove questa mattina è stato rimosso un albero. Riprende quindi regolarmente l'attività in classe, anche se in alcuni casi potranno esserci limitazioni per l'accesso ai giardini e ad alcune palestre.
Diversa la situazione per le scuole superiori, con le Dagomari che sicuramente saranno chiuse lunedì. Ulteriori aggiornamenti in merito arriveranno dalla Provincia di Prato. Per l'abbattimento urgente di 25 alberi resi pericolanti dal vento forte di ieri, da stasera via Ciulli sarà chiusa al transito nel tratto tra Scarlatti e via sulla Vella, lasciando però libera al transito la rotatoria all'incrocio tra via Alfani e via Foscolo. Pertanto il traffico proveniente da via Pistoiese verso il centro di Galciana sarà deviato in via Corelli, Tangenziale-viale Nam Dihn e via Suor Niccolina Infermiera (nuovo ospedale Santo Stefano) per raggiungere da lì Galciana.
In senso opposto il transito da via Suor Niccolina e l'Ospedale nuovo sarà deviato sulla Tangenziale, via Vivaldi, via Dell'Alberaccio, via Filzi e via Pistoiese. La strada sarà riaperta quando sarà ripristinata una situazione di sicurezza per traffico e pedoni. Mentre sono in corso i sopralluoghi e gli interventi per la messa in sicurezza degli alberi pericolanti, nonostante le raccomandazioni dell'amministrazione e della protezione civile, molte persone si stanno recando, anche con bambini, nei giardini pubblici.
Per questo il sindaco ha deciso di vietare con un'ordinanza l'accesso a parchi, giardini pubblici e piste ciclabili fino a giovedì 12 marzo. Si raccomanda massima prudenza: anche quegli alberi che apparentemente possono sembrare sicuri in realtà potrebbero essere compromessi e pericolanti. Da ieri un'ordinanza sindacale vieta l'ingresso in giardini pubblici, parchi e ciclabili. Ancora oggi e per i prossimi giorni saranno in corso i sopralluoghi dei tecnici per la messa in sicurezza e il controllo delle 200 aree verdi della città.
A Prato ci sono o0ltre 27mila alberi, controllarli tutti, come è necessario, richiede tempo, ma anche le piante apparentemente più stabili potrebbero essere compromesse. Ancora questa mattina, nonostante il divieto e l'ordinanza che la Protezione civile sta attaccando in tutti i giardini, molte persone erano nelle zone vietate. Si raccomanda la massima prudenza. Si invitano i cittadini a inviare segnalazioni di situazioni di pericolo (cartelli divelti, rami pericolanti, etc.) utilizzando l'apposito form sull'home page del sito del Comune di Prato. Via di Viaccia a Narnali rimarrà chiusa al transito a causa di materiali pericolanti sul tetto di una casa che oggi, per via del forte vento che continua a soffiare, non è possibile rimuovere.
L'intervento è comunque già stato segnalato è messo in elenco dai Vigili del Fuoco, al lavoro anche oggi e domani per smaltire le richieste in ordine di priorità. Fino a che la situazione non sarà in sicurezza comunque la strada non sarà ovviamente riaperta. Chiusa questa mattina la piscina di Iolo non per problemi alla struttura (ad eccezione di via Roma tutte le piscine comunali sono agibili), ma per la caduta di alcuni rami in via Lottini. In queste ore è in corso il sopralluogo della Vab, dopo di che interverranno i mezzi di Asm servizi.
Entro la giornata il problema sarà risolto.“Da diversi territori arrivano segnalazioni di scoperchiamenti di tetti e capannoni con sospetta dispersione di amianto” dichiara il Consigliere Regionale di Sinistra Ecologia e Libertà Mauro Romanelli dopo l’uragano che si è abbattuto sui nostri territori nella notte di mercoledì. “Ci troviamo quindi, su una scala più ampia, nella stessa situazione del settembre scorso, quando un tornado si abbattè sui comuni dell’empolese con decine di coperture in eternit disperse sul territorio.
Per esempio ci è arrivata la segnalazione che i Consiglieri Comunali di SEL di Sesto Fiorentino Jacopo Madau e Maurizio Quercioli, hanno riferito, durante le comunicazioni in Consiglio Comunale, e senza aver ancora ricevuto una risposta dal Sindaco Biagiotti, la vicenda dello scoperchiamento del tetto, che sembrerebbe molto probabilmente essere proprio in amianto, di una ditta situata nel centro cittadino, con conseguente possibilità che si sia disperso nell'ambiente questa sostanza non proprio salubre".
In piena attività la centrale operativa versiliese del Consorzio bonifica Toscana Nord per rimediare agli ingenti danni causati dal maltempo che ha flagellato la Versilia lo scorso giovedì, verificando lo stato in cui versano i corsi d’acqua e censire i punti in cui è necessario intervenire. Una corsa contro il tempo approfittando delle buone condizioni metereologiche che permettono di fare subito i lavori di pulitura e stasamento dei canali. La massa delle segnalazioni raccolte sul campo, insieme a quelle ricevute dai cittadini, viene poi ordinata con pazienza dai tecnici che quantificano gli interventi e stabiliscono la priorità. “Purtroppo la quantità di alberi caduti sull’intero territorio è impressionante e di questi moltissimi sono quelli che hanno interessato i nostri corsi d’acqua in particolare nei comuni di Forte dei Marmi, Pietrasanta, Camaiore e Viareggio – spiega il Presidente del consorzio Ismaele Ridolfi – Il nostro compito adesso è la rimozione dei tronchi e di tutto quello che è finito nei canali e che può essere di ostacolo al regolare passaggio delle acque.” Il controllo è meticoloso sugli oltre 700 chilometri di corsi d’acqua che il consorzio ha in gestione nella sola Versilia e non potrebbe essere altrimenti: la rete idraulica minore, ovvero quel fitto intreccio di fossi e canaletti di bonifica tipico del nostro territorio, deve funzionare alla perfezione senza intralci e ostruzioni per garantire il deflusso dell’acqua durante piogge e temporali.La Toscana ha dichiarato subito lo Stato di emergenza, che permette ai sindaci di procedere ai lavori di somma urgenza con iter abbreviati e raccogliere la stima dei danni.
Le risorse le stanzia però lo Stato. E può non avvenire subito. La Regione anticipa però i tempi e già stamani ha raccolto la disponibilità della Bei, la Banca europea per gli investimenti, pronta ad assicurare alle banche uno stock di finanziamenti a tassi bassi. L'idea è quella di un'intesa con una serie di istituti per ridurre ulteriormente gli interessi e garantire agli imprenditori prestiti quasi a tasso zero. "La Regione ci metterà un po' di risorse – dice Rossi –. Stiamo studiando come fare".
Mancano i dettagli, ma è già un impegno. "Ho parlato personalmente con Dario Scannapieco, vicepresidente della Bei" racconta. "Stiamo anche pensando – aggiunge – al possibile utilizzo di parte dei fondi europei per l'agricoltura".
Il parco della Fattoria di Celle con una delle più importanti collezione al mondo di arte contemporanea è stato devastato dal forte vento che si è abbattuto sulla Toscana e in particolare in provincia di Pistoia tra la notte e la mattinata del 4 e 5 marzo. Centinai gli alberi secolari sradicati dal vento caduti sopra edifici storici, opere e viabilità. Al momento si stanno verificando i danni. Solo stamani sono stati contati oltre 200 olivi centenari strappati dal suolo e fatti volare a decine di metri di distanza. Anche uno dei siti più conosciuti al mondo per l’arte contemporanea si aggiunge così alla lunga lista dei luoghi danneggiati dalla tempesta di vento che ha colpito la Toscana.
"Siamo vicini alle comunità locali e ai loro sforzi per ricostruire beni culturali così rilevanti e significativi, direi identitari, non solo per chi vive lì ma anche per chi era abituato a considerarli elemento importante in un'ottica di turismo colto". Lo afferma Sara Nocentini, assessore toscana a cultura e turismo, riferendosi alla fattoria Celle di Pistoia e alle mura storiche di Prato: due realtà fortemente danneggiate dalla furia del vento che si è scatenata ieri in buona parte della Toscana. "Ce la metteremo tutta - aggiunge Nocentini - perché le suggestioni che provengono dall'arte contemporanea e quelle che ci arrivano dai secoli sono la sintesi migliore per confermare la voglia, tutta toscana, di non arrendersi mai davanti a qualunque tipo di avversità".
«Nel sistema di Protezione Civile, il presidio del territorio è fondamentale e la sua difesa può arrivare soprattutto da chi è vicino ai cittadini: per questo è necessario dare più poteri ai sindaci. Sono d’accordo con quanto affermato ieri da Sara Biagiotti (presidente di Anci Toscana) e Paolo Masetti (sindaco di Montelupo Fiorentino e delegato Anci nazionale alla Protezione civile): i sindaci devono poter svolgere il ruolo di primi responsabili di Protezione Civile che la legge riconosce loro».
Lo afferma Paolo Bambagioni, consigliere regionale (PD) che aggiunge: «Come segretario della Settima commissione regionale “Mobilità e infrastrutture”, sono favorevole all’idea di ridisegnare il sistema della Protezione Civile locale: pur essendo una realtà consolidata, che ha dato tante risposte positive, è giunto il momento di affrontarne la riorganizzazione. E avere i sindaci come punto di riferimento è la base di tutto: nei casi di emergenza, come quelli che ha vissuto la Toscana nelle scorse ore, sono loro ad avere il polso della situazione per la gestione delle criticità».