Riccardo Magherini è morto a marzo in Borgo San Frediano, trasportato in ambulanza in arresto cardio respiratorio, dai tentativi di rianimazione non si è mai ripreso. La famiglia continua a cercare la verità e sia il padre che il fratello di "Riky" hanno tutta l'intenzione di trovarla."Se credono di prenderci in giro hanno sbagliato persone" tuona il padre nello studio di Chi l'Ha Visto, ospite assieme al figlio Andrea di Federica Sciarelli. I due hanno commentato le interviste ai difensori dei carabinieri e dei volontari del 118 intervenuti quella notte: i primi per rintracciare ed eseguire il fermo di Riccardo, i secondi per prestargli soccorso.Secondo l'avvocato che difende i militari le testimonianze che parlano di "calci", raccolte tra i testimoni oculari presenti in strada ed affacciati alle finestre, non sarebbero "attendibili" e ad un certo punto dichiara qualcosa che accende la tensione in studio.
"Ha detto che è stato Riccardo a tirare i calci.. era meglio se stava zitto" commenta il fratello di Riccardo. "A differenza di altri casi - prosegue Andrea - il fermo di Riccardo è avvenuto in strada dove tutti hanno visto" e sono state diverse le riprese video e audio diramate subito dopo l'accaduto. Chi l'Ha Visto riepiloga le dichiarazioni dei testimoni che parlano di "calci" e di "ginocchi sulla schiena" per tenere fermo Riccardo. Della difficoltà di soccorrere Riccardo parlano però anche gli operatori del 118 ed anche loro quando avvisano la centrale operativa che non è possibile girare il fermato, non sarebbero attendibili? "E' quanto dicono i volontari" sottolinea il difensore dei carabinieri.In studio viene mostrata la comunicazione interna all'Arma in cui si avvisano i militari sulle corrette azioni da compiere per eseguire un fermo "Gli fanno pure il disegnino" commenta Andrea.Il difensore dei volontari sostiene, invece, che la testimonianza dei propri assistiti non solo sarebbe valida, ma solleva una eccezione sulla trascrizione di quella notte "E' stata effettuata dagli stessi carabinieri che risulteranno poi indagati" prima di puntare il dito sull'impossibilità materiale di soccorrere Riccardo anche perché "le chiavi delle manette si trovavano in una delle macchine dei carabinieri".Infine Guido Magherini chiede attenzione sulle perizie medico legali svolte sino ad ora e sugli approfondimenti affinché non vi siano dubbi o conflitti d'interesse su quanto emerso e relazionato.