"Con impeto irrefrenabile assaltarono e travolsero le più formidabili posizioni, con orgogliosa audacia cercarono e sostennero la lotta vicina, fieramente sprezzando i più gravi sacrifici di sangue ed acquistando fama leggendaria, si che il nemico sbigottito ne chiamò "Lupi" gli implacabili fanti" quest'ultima frase, riportata sul monumento posto all'interno della Caserma Predieri, si trova oggi ai piedi del gruppo bronzeo raffigurante i Lupi.
Il 78° Battaglione Lupi di Toscana è stato soppresso il 28 marzo 2008, la Bandiera di Guerra è stata deposta presso l’Altare della Patria a Roma nell’aprile dello stesso anno, ma la memoria del Corpo vive presso il Comando della Divisione Friuli che custodisce da oggi la Sala Cimeli dedicata alla gloriosa storia dei fanti che Gabriele d'Annunzio chiamava "Miei Lupi".L'Associazione dei Lupi di Toscana ha ringraziato più volte il Comandante della Divisione Friuli, il Generale Flaviano Godio per l'ospitalità ricevuta a Firenze, dove il monumento della ex Caserma Gonzaga, rimasto nel degrado, rischiava di perdersi tra le crepe di una grave dimenticanza.
Tanti elogi alla memoria e nel centenario della Grande Guerra lo "Spirito di appartenenza" lo hanno ricordato i veterani che si sono presi cura del restauro del simbolo che accomuna migliaia di giovani fanti e continuano a farsi carico di tramandare la storia d'Italia, fatta di episodi, di nomi di volti ed anche di tanti fanti caduti.Il Comandante Flaviano Godio ha dichiarato: "Il personale che mi ha seguito nel realizzare tutto questo è stato animato da grande entusiasmo.. ho dovuto quasi trattenerli.
Noi celebriamo oggi il binomio inscindibile tra la tradizione e l'operatività che abbiamo oggi e soprattutto il legame tra i Lupi e la Toscana. Quando mi hanno chiamato a Firenze sono stato contentissimo, è una città che non si può non amare. Noi siamo chiusi nella Caserma perché questa è parte del nostro lavoro, ma l'Esercito è parte della società, serviamo la collettività e non vedo barriere, lavoriamo insieme alla gente"."Chi ci ha preceduto è nel nostro specchietto retrovisore - è stato il monito del Generale di Corpo d'Armata Bruno Stano, il Lupo di Toscana più anziano ancora in servizio - e lo specchietto ci serve per proseguire nel nostro viaggio" con grande commozione il Generale, assieme al presidente dei Fanti d'Italia e dell'Associazione Lupi ha sollevato il tricolore scoprendone marmo e bronzo.
Il gruppo bronzeo doveva andare in piazza Taddeo Gaddi a Firenze, trova invece posto sul piedistallo installato nella Caserma Predieri di Rovezzano. Dopo tante polemiche, soprattutto negli ambienti istituzionali fiorentini che non ne trovavano la giusta collocazione, il monumento "arriva forse nella sua collocazione più naturale - ha spiegato il Generale Stano - poiché io stesso sono stato alla Predieri quando i Lupi sono passati sotto al suo Comando che oggi conta 12000 uomini di cui 2000 impegnati in operazioni in Italia e all'estero".
Ricordata anche la funzione della ex Caserma Gonzaga "Un bel messaggio arriva anche - ha sottolineato Bruno Stano ai cronisti presenti - dalla trasformazione della struttura in alloggi per giovani coppie, questa è una bella cosa". Tra i primi ad intervenire nell'Alluvione del 1966 e chiamati in piena notte durante la nevicata del 1985 per soccorrere la popolazione e dare aiuto logistico ai mezzi di trasporto pubblico rimasti imprigionati nella neve, questi alcuni degli episodi ricordati durante la mattinata.
"Chi è stato lupo, lo rimane per sempre" ha ricordato ancora il Generale dopo aver inaugurato la sala dei Cimeli assieme ai rappresentanti dei reduci di guerra ed alle cariche cittadine dal Prefetto Luigi Varratta al Questore Raffaele Micillo ed alla presidente del Consiglio comunale, Caterina Biti.Il Raduno 2015 dell’Associazione Lupi di Toscana di Firenze, è previsto per Novembre 2015.