Le scuole e i nidi comunali lunedì 29 maggio si fermeranno. Così ha deciso la RSU del Comune di Firenze, per protestare contro il blocco delle assunzioni che da anni sta mettendo in ginocchio l'intero sistema scolastico comunale fiorentino. In piazza lunedì le educatrici e le maestre della scuola comunale, per ribadire il proprio no alla volontà politica dell’amministrazione di continuare a privatizzare i servizi per l’infanzia. Oggi che il blocco del turn over è stato derogato dall’ultimo decreto sugli Enti Locali, oggi che assumere si può, l’amministrazione continua a scegliere la strada della privatizzazione.
USB da sempre combatte contro le esternalizzazioni e sarà al fianco delle manifestanti contro la pubblica amministrazione. Già 10 anni fa il sindaco Domenici inaugurava la nuova biblioteca delle Oblate e in quell'occasione il sindacato contestava la scelta dell'Amministrazione di esternalizzare i servizi bibliotecari, servizi che fino ad allora erano svolti da personale assunto direttamente dal Comune.
"Uno sciopero a cui anche la Uil Fpl ha aderito con convinzioni perché non si può barattare la qualità del servizio in nome di scelte politiche sbagliate", spiegano Flavio Gambini, responsabile enti Locali della Uil Fpl Toscana, e Osvaldo Annunziata, segretario aziendale Uil Fpl del Comune di Firenze. "Il Comune di Firenze deve prendersi le sue precise responsabilità - aggiungono Gambini e Annunziata - Oggi può e deve assumere personale all'interno delle scuole e dei nidi comunali.
Se non lo fa è per un preciso disegno politico volto ad agevolare l'ingresso dei privati e sostenere la logica dell'appalto al ribasso. Noi diciamo no con forza a questo atteggiamento che distrugge e mortifica esperienze e professionalità. Per questo lunedì 29 maggio scendiamo in piazza con convinzione. Per difendere i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, ma anche dei bambini e dei loro genitori che si aspettano un servizio di eccellenza da asili e scuole comunali".
“Depotenziamento progressivo ed esternalizzazioni dei servizi: il Comune mette in ginocchio le attività di asili nido e scuole dell’infanzia di Firenze”. E’ quanto afferma Miriam Amato, consigliera comunale di Alternativa Libera, che si schiera al fianco dei lavoratori e dei sindacati per lo sciopero: “Una forma di protesta doverosa che deve ricevere il sostegno anche delle famiglie e dei cittadini”. “I servizi da anni ormai devono fare i conti con la mancanza di personale a causa del blocco del turn-over – ricorda Amato - Ma adesso che assumere sarebbe possibile, come sottolinea la rsu, l’amministrazione ha adottato un piano occupazionale inferiore a quanto consentito.
La strategia è chiara: assumere di meno per appaltare servizi attualmente pubblici. Tutto questo in barba alla richiesta crescente di servizi richiesti dalle famiglie e dai continui gridi d’allarme lanciato dai lavoratori contro le esternalizzazioni”. “Tutte decisioni che rischiano di gravare anche sulle casse comunali – conclude Amato - Secondo i sindacati infatti sarebbe costate meno nuove assunzioni rispetto all’esternalizzazioni di 12 sezioni di scuola dell’infanzia e dell’asilo nido Grillo Parlante”.