Le stragi non si prescrivono mai e per dare a storici, inquirenti e cittadini la possibilità di consultare atti processuali che hanno un diffuso interesse civile e politico la Regione Toscana e la Procura di Firenze, con il contributo della Cassa delle Ammende, hanno iniziato la digitalizzazione dei novecento faldoni e degli oltre seicentomila documenti che testimoniano le stragi mafiose del 1993 e 1994 per permettere a tutti di accedere a informazioni e dati utili alle indagini e alla memoria di quegli anni.
Gli spazi dedicati al Centro di digitalizzazione ed alla consultazione degli atti è stato aperto presso i locali del Palazzo di Giustizia di Firenze e saranno diciotto detenuti, coordinati da archivisti professionisti, a provvedere al riordino ed alla catalogazione di tutto il materiale disponibile.
In un video della Regione parlano il presidente toscano Eugenio Giani e Giuseppe Creazzo procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Firenze.