L’incidente sul lavoro accaduto lunedì al bacino galleggiante del porto di Livorno e che ha provocato la morte di un lavoratore di 39 anni ed il ferimento di altri 11 lavoratori, è una ferita grave per la comunità portuale e per tutto il mondo del lavoro. Alle ore 18.57 i vigili del fuoco sono intervenuti al porto, per un incidente avvenuto su una nave oceanografica, in riparazione presso il bacino galleggiante. La nave ha subito un repentino sbandamento a sinistra, a seguito del quale, del materiale che si trovava a bordo si è spostato travolgendo 12 persone tra membri dell'equipaggio ed operai.
La nave, oltre a presentare una falla nello scafo, si è inclinata sul fianco sinistro. I vigili del fuoco, intervenuti con una squadra di terra, i sommozzatori e la motobarca del distaccamento porto, hanno prestato soccorso alle 12 persone rimaste coinvolte nell'incidente. Nove uomini sono stati tratti in salvo incolumi, due membri dell'equipaggio, dopo essere stati stabilizzati, sono stati consegnati alle cure dei sanitari e trasportati in ospedale, mentre una persona è deceduta durante l'incidente.
Migliorano le condizioni di C. I., 45 anni, rimasto gravemente ferito a seguito dell’incidente avvenuto ieri nel tardo pomeriggio in un bacino di carenaggio del porto di Livorno. L’uomo è stato operato di urgenza nella notte a seguito di fratture importanti agli arti inferiori ed è attualmente ricoverato in Rianimazione. L’intervento è riuscito e il referto medico prevede una prognosi di 30 giorni. E’ stato dimesso ieri mattina, invece, l’ultimo dei feriti che era stato trattenuto nell’Osservazione Breve del Pronto Soccorso per accertamenti precauzionali. Complessivamente sono stati visitati 10 soggetti coinvolti nell’incidente con prognosi variabili dai 5 ai 30 giorni.
L’amministrazione Comunale ha deciso di proclamare il lutto cittadino per la morte del giovane operaio elettricista di 38 anni originario di Mugnano (Napoli), deceduto il 25 agosto, a seguito di un incidente nel Porto di Livorno, nel proprio posto di lavoro. La formalizzazione della decisione avverrà oggi in occasione della riunione di Giunta già calendarizzata. Il lutto si svolgerà in occasione delle esequie (anche se non si terranno in città ma nel luogo di origine del lavoratore). Nel tragico infortunio, dovuto al cedimento di un ponteggio a sostegno della nave “Urania”, posizionata nel bacino galleggiante, sono rimasti feriti gravemente anche altri 12 lavoratori.
Ai feriti e alle loro famiglie, la Giunta esprime la propria solidarietà e vicinanza. Come specificato nella delibera di Giunta, il lutto cittadino si esprimerà attraverso l’esposizione immediata della bandiera cittadina a mezz’asta per l’intera giornata, con la proposta alle Organizzazioni rappresentative degli esercizi commerciali di un minuto di chiusura degli esercizi pubblici e dei locali di spettacolo in concomitanza con l’inizio della cerimonia funebre e con la sospensione di tutte le attività pubbliche ludico-ricreative organizzate dall’Amministrazione Comunale. Inoltre è stata stabilita la partecipazione del Gonfalone della città listato a lutto alla cerimonia funebre.
“La sicurezza nei luoghi di lavoro – dichiara l’Amministrazione Comunale - rappresenta un elemento imprescindibile ed assoluto che assurge a valore immune da ogni logica di mercato e di ricerca del profitto. La città di Livorno è da sempre sensibile ai temi del lavoro e nello specifico a quello della sicurezza in tutti i luoghi di lavoro e queste tragedie devono indurre a scelte coraggiose e improcrastinabili sull’applicazione delle norme di sicurezza sul posto di lavoro, sui controlli e sugli investimenti. L’Amministrazione intende pertanto rendersi promotrice attiva di ogni azione finalizzata a garantire ad ogni lavoratore la massima sicurezza possibile”.
La CGIL Toscana esprime tutta la solidarietà delle lavoratrici e dei lavoratori alla famiglia del giovane elettricista deceduto e ai suoi compagni di lavoro feriti. Bene hanno fatto le RSU del cantiere a proclamare la fermata di stamani e a decidere di devolvere il corrispettivo di un’ora di lavoro come sostegno alla famiglia della vittima.
“La tragedia che si è consumata nel cantiere dove ha perso la vita un lavoratore e sono rimasti feriti altri dodici suoi colleghi, di cui uno in condizioni molto gravi, mi riempie di profondo dolore e di rabbia -scrive il sindaco Filippo Nogarin- Dolore per i familiari di Gabriele Petrone, ai quali vanno le mie più sentite condoglianze, e rabbia di fronte al verificarsi di un evento inaccettabile come la morte di un uomo sul proprio luogo di lavoro. Non esistono parole sufficienti per commentare questo duro colpo inferto così profondamente alla nostra comunità, solo a pochi mesi di distanza dall'incidente sul lavoro occorso all'Alto Fondale del Porto che costò la vita a un lavoratore filippino. Non è concesso parlare di fatalità davanti a episodi come questo, in cui muoiono persone intente a godere di un diritto tra i primi ad essere sancito e tutelato dalla nostra Costituzione. Pur impossibilitato a essere fisicamente presente, a causa della convalescenza che mi obbliga a casa, ho seguito fin dall'inizio le fasi concitate dei soccorsi, coordinandomi con la vicesindaco Stella Sorgente, con il mio portavoce Andrea Morini e con l'assessore al sociale Ina Dhimgjini, che si sono recati immediatamente sul luogo della tragedia e poi al Pronto Soccorso. Quanto si è verificato ieri richiede da parte dell'Amministrazione comunale il massimo impegno nel cercare e ottenere le risposte alle tante domande che la città continua giustamente a porsi in tema di sicurezza sul lavoro, mentre alle autorità preposte spetterà il compito di individuare le cause dell'incidente e delle eventuali responsabilità. Auguro ai feriti una pronta guarigione e, di nuovo, rinnovo l'impegno dell'Amministrazione per assicurare il miglioramento della sicurezza e delle condizioni di lavoro di chi opera in ambito portuale”.