Il libro dal titolo “l’Istruzione difficile” a cura di Francesco Asso, Laura Azzolini, Emanuele Pavolini” edito dalla Casa Editrice Donzelli ed acquistabile al costo di 30 euro, mette in rilievo che la formazione del capitale umano rappresenta uno dei fattori all’origine della crescita economica. In questi anni di crisi, il Mezzogiorno sta sperimentando forti difficoltà nel produrre e valorizzare un tale capitale. Le ragioni di tale situazione sono ascrivibili non soltanto ai già noti fenomeni legati all’emigrazione di giovani con livelli elevati di istruzione, ma anche dai cospicui ritardi negli apprendimenti e nelle competenze di base degli studenti meridionali.
Questi risultati, spesso richiamati da indagini ufficiali e dalla letteratura scientifica, vengono confermati e approfonditi dal Rapporto Res 2014. Pertanto grazie a metodi di ricerca quantitativi e qualitativi, il volume indaga il mondo della scuola e approfondisce, anche attraverso l’ausilio di un consistente numero di studi di caso (siciliani e di altre regioni del Sud e del Nord), esperienze diverse da cui si traggono molti suggerimenti per la messa a punto di politiche dirette al miglioramento dei risultati dell’istruzione. Si può dunque ritenere che vi sia una maggiore incidenza dei fattori di agenzia legati alle scuole del Mezzogiorno che da un punto di vista strutturale sono più carenti rispetto a quelle del Centro – Nord. Vi sono scuole che anche nei contesti più disagiati sono in grado di promuovere un’azione che tende a ridurre in misura variabile ma a volte anche rilevante i condizionamenti negativi del contesto. Questo ha portato gli studiosi ad approfondire, attraverso indagini mirate di tipo anche qualitativo, il peso dei fattori di agenzia, a cominciare dal ruolo degli insegnanti e dirigenti. Questo chiama in causa l’impellenza di eliminare il divario tra le scuole del Contro – Nord e quelle del Sud che palesano carenze in particolare per quanto attiene alla qualità dell’istruzione.