“Mauro Moretti si abbandona allo sfogo, ricordando quanto sia difficile fare l’amministratore delegato di Ferrovie. Ebbene ci chiediamo a chi risponda della sua azione e chi gli abbia detto di aver fatto bene il suo lavoro, poiché in Toscana ogni giorni ci scontriamo contro un muro di inefficienze. Treni in ritardo, convogli cancellati, impianti di riscaldamento e condizionamento che non funzionano, tagli alle manutenzioni e pendolari che viaggiano ammassati sui vagoni. Certo se si decide di abbandonare il servizio di trasporto regionale a vantaggio di quello più redditizio delle Frecce questo è il risultato inevitabile.
Fatto sta che oggi se per andare da Firenze a Roma, 254 chilometri, basta un'ora e 31 minuti, per raggiungere Lucca da Firenze ci vuole un'ora e 45 minuti. E sono solo 80 chilometri. Bene fa dunque il presidente Rossi a chiedere di ripensare il sistema di trasporto ferroviario, ma bisogna passare ai fatti. Intanto reintegrando subito il fondo per i trasporti alle Regioni, tagliato di quasi il 20%, e finanziando interventi finalizzati a creare collegamenti più rapidi e funzionali”. Interviene così sulla questione dei disagi per i pendolari toscani il Segretario Regionale dell’IdV Toscana, Giovanni Fittante.
“‘Il biglietto di sola andata a Moretti lo paghiamo noi’, non è solo una dichiarazione di intenti, ma anche il nome della campagna promossa dall’IdV su tutto il territorio nazionale, che si rivolge soprattutto ai pendolari e a quanti in questi anni hanno subito i disagi dovuti alle inefficienze delle Ferrovie. Disservizi che sono balzati all’attenzione della stessa Unione Europea, che ha deferito il nostro Paese sul mancato rispetto dei diritti dei viaggiatori. E non è una cosa da poco, perché si parla di 3 milioni di persone circa ogni giorno”.