Sono stati tutti liberati i giovani arrestati ieri durante la manifestazione del 25 aprile. Si tratta di Aida, receptionist in un B&B, Luca, operaio della logistica, Franco, ricercatore, Simone, edicolante. Tutti liberati dall'ordinanza del giudice dopo la visione dei filmati.
Il Tribunale al termine dell'udienza di convalida degli arresti, ha disposto la trasmissione degli atti al PM per indagare sulla condotta di Lucio Pifferi, capo della Digos di Firenze, nei confronti dei manifestanti disarmati in piazza.
"Evidentemente a 73 anni dalla Liberazione dal fascismo, in questo paese c'è ancora una polizia che pretende di decidere su chi ha diritto di parola, su cosa è lecito dire e cosa no -commenta Luca Toscano di Iniziativa Antagonista Metropolitana- Ieri abbiamo provato a raggiungere la celebrazione istituzionale per denunciare un ipocrisia intollerabile: da Renzi a Nardella, chi presenziava a quella celebrazione fa parte dello stesso partito e della stessa classe politica dei campi di concentramento in Libia e del razzismo istituzionale.
Non sono loro a poter rappresentare né la resistenza partigiana né tanto meno l'antifascismo. Ne hanno dato un ennesima conferma ieri. L'abitudine del Partito Democratico di utilizzare le forze dell'ordine come una polizia privata è già nota, ma intollerabile. Siamo noi i nuovi partigiani. E oggi come ieri, essere la parte della ragione vuol dire essere trattati da criminali. Non importa, andiamo avanti con il sorriso sul volto. Vogliamo una nuova liberazione: dal razzismo e dallo sfruttamento".