A trent'anni dalla scomparsa l'Accademia delle Arti del Disegno commemora Vittorio Granchi, uno dei protagonisti più noti e stimati della scuola fiorentina del restauro, tenne per decenni presso il Gabinetto Restauri della soprintendenza alle Gallerie di Firenze su incarico di Ugo Procacci e di Umberto Baldini. Domani pomeriggio, con inzio alle 16.30 (Palazzo dei Beccai, via di Orsanmichele 4), sarà presentato il volume, curato da Giorgio Bonsanti, Andrea Granchi e Giacomo Granchi, che contiene le sue “Lezioni di restauro”.
Dopo i saluti di Cristina Acidini, presidente dell’Accademia delle Arti del Disegno, dell'assessora Maria Federica Giuliani e di Giorgio Bonsanti, segretario generale dell’Accademia, interverranno Marco Ciatti, già soprintendente dell’Opificio delle Pietre Dure e Simona Rinaldi, Università della TusciaLe lezioni si articolano in una “Prima parte” e in una “Seconda parte”. La prima riguarda in special modo i dipinti su tavola, campo in cui Vittorio fu profondo conoscitore e specialista e ove ebbe modo di compiere con passione, dedizione e grandi capacità interventi memorabili come quello sul Crocifisso di Cimabue, in particolare dopo i gravissimi danni subiti in seguito all’alluvione del 1966.
Nella seconda si descrive il restauro dei dipinti a olio su tavola e su tela attraverso molteplici esempi di interventi da lui effettuati su opere di grandi maestri. Il ciclo delle “Lezioni di restauro” di Vittorio Granchi si configura, nel suo insieme, come un documento storico che ci consente di avere una visione complessiva, una sorta di “trattato”, sulle conoscenze e l’operatività della “Scuola fiorentina del restauro” alla metà del ‘900, ponendosi altresì, nella sua struttura generale, come il contributo didattico più articolato ed esteso giunto fino a noi, concepito da uno dei suoi più autorevoli esponenti.
A seguire apertura dell’esposizione “Vittorio Granchi. Opere inedite e ritrovate”.Si presentano per la prima volta al pubblico alcune opere, dagli anni ’30 agli anni ’60 del ‘900, recentemente riemerse sul mercato in seguito alla dispersione di collezioni domestiche, e acquisite dall’Archivio dello Studio Granchi.