Preg.mo Avv. Visciola,
ho letto un suo articolo sulla servitù di passaggio. Anche io ho un resede esclusivo gravato da servitù di passaggio pedonale e carrabile. La mia domanda è la seguente: posso utilizzare il mio resede per parcheggiare la mia auto, lasciando uno spazio ampio per far passare auto e persone, o si tratta di un aggravamento di servitù?
Gentilissimo,
per una risposta specifica al Suo quesito andrebbe analizzato lo stato dei luoghi, per verificare quanto concretamente sia ampio il passaggio che verrebbe lasciato, dal momento che ne andrebbe fatta una valutazione oggettiva, tenuto conto anche dei rapporti con il fondo beneficiario della servitù.
In linea generale, ai sensi dell'art. 1067 del codice civile il proprietario del fondo servente – ovvero quello gravato da servitù - non può compiere alcuna cosa che tenda a diminuire l'esercizio della servitù o a renderlo più incomodo.
Secondo la giurisprudenza, le opere vietate al proprietario del fondo servente dall'art. 1067 sono soltanto quelle che si riflettono, alterandole, sul contenuto essenziale dell'altrui diritto di servitù come determinato dal titolo, tali da incidere sensibilmente sull'estensione dell'utilitas oggetto della servitù stessa.
Conseguentemente, in tema di servitù di passaggio, la Corte di Cassazione ha ritenuto che non comporta diminuzione dell'esercizio della servitù l'esecuzione di opere che, pur riducendo la larghezza dello spazio di fatto disponibile a tal fine, ne mantengano comunque una dimensione tale da non comportare una riduzione o una maggiore scomodità dell'esercizio delle servitù.
E' chiaro che si tratta di una valutazione che può essere fatta concretamente solo conoscendo ed esaminando lo stato dei luoghi, potendosi solo in tal caso valutare se la servitù venga o meno compromessa.
Cordialmente,