Nello scorso 15 novembre l’amministrazione comunale ha partecipato al procedimento esecutivo immobiliare per acquisire il complesso residenziale denominato ‘Ecomostro’, che si trova a Ponte a Elsa, fra Via Piero Gobetti e Via Dino Caponi, oggetto di fallimento.
Nei mesi scorsi il sindaco Brenda Barnini si era espressa per la necessità di acquisire l’area privata da parte del Comune affinché potesse essere recuperata e pensata un’azione di ‘rigenerazione urbana’.
La base d’asta era di 747.787,50, una cifra nettamente inferiore rispetto al valore stimato di 2.779.777 indicato da una perizia del 2007. La prima asta al tribunale campano di Santa Maria Capua Vetere, titolare della curatela fallimentare, risale al 2012 e andò deserta con un importo a base di 2.800.000 euro. In questi 7 anni sono state effettuate e andate deserte un’altra decina di aste.L’asta si è svolta lo scorso venerdì 15 novembre. L’offerta pervenuta era unicamente quella del Comune di Empoli, non ha partecipato nessun altro soggetto.
La Documentazione inserita nella busta era corretta e quindi è stato eseguito il verbale di vendita dove è stato dichiarato che l’offerta del Comune di Empoli è idonea e che si e aggiudica l’immobile in via provvisoria.Ieri, giovedì 28 novembre 2019, dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere è arrivata un documento tramite Posta Elettronica Certificata in cui l’avvocato delegato alla vendita comunica che non sono state depositate altre offerte, infatti nel bando dell’asta era stata data la possibilità, nei 10 giorni successivi alla data di depositare una richiesta di acquisto dell’immobile con un aumento di almeno il 20% del valore dell’immobile.
Pertanto da aggiudicazione provvisoria si è passati alla aggiudicazione definitiva dell’immobile al Comune di Empoli.
«Questo è il primo passo di un progetto che mira a riportare decoro e vivibilità a tutto il quartiere. Adesso – spiega il sindaco Brenda Barnini – lavoriamo per un intervento di pulizia e bonifica appena l’area sarà nelle nostre disponibilità. Poi coinvolgeremo la cittadinanza per condividere le idee sul futuro».
Entro 80 giorni dal 26 novembre, data da cui parte l’aggiudicazione definitiva, c’è l’obbligo da parte del Comune di pagare il saldo e le spese accessorie.
Il prezzo di aggiudicazione è di 747.787.50 euro che rappresenta la base dell’asta e quanto offerto dall’amministrazione comunale senza alcun rialzo. Il 10% è già stato versato con un assegno nel giorno della presentazione dell’offerta. Il saldo è pari a 673.008.75 a cui si aggiungono le spese accessorie, pari al 20% del totale, ovvero 149.557.50 euro. Si tratta di una cifra a titolo forfettario per oneri tributari, diritti e spese di vendita, salvo la restituzione dell’eccedenza. In questi giorni saranno prodotti gli atti per pagare queste somme nei tempi congrui. Quindi, come per ogni immobile, sarà un atto notarile a sancirne il cambiamento di proprietà.
Siamo a un momento cruciale della lunga vicenda che vide nel lontano 2004, ormai 15 anni fa, fallire la ditta che stava costruendo il complesso residenziale. I lavori di costruzione si fermarono e la struttura rimase per anni abbandonata, in decadimento, fino a quando l’amministrazione comunale, dopo vari solleciti alla proprietà privata, intervenne di propria mano per mettere in sicurezza e ripulire dalla vegetazione cresciuta negli anni l’edificio. Adesso l’acquisizione all’asta fallimentare da parte del Comune di Empoli apre finalmente nuovi scenari.