In vigore dal 1 gennaio 2019, è arrivato il nuovo prezzario dei lavori pubblici, che la Regione ha approvato nei mesi scorsi. Uno strumento essenziale per quantificare il limite di spesa delle opere da realizzare ma anche per valutare eventuali anomalie delle offerte, elaborare i capitolati e definire gli importi a base d'appalto: uno strumento utile alle pubbliche amministrazioni ma anche a tecnici, professionisti ed aziende che con il pubblico lavorano.
Il nuovo prezzario è on line, navigabile, e sarà valido fino al 31 dicembre 2019: i prezzi si potranno comunque utilizzare fino al 30 giugno 2020 per tutti i progetti a base di gara che entro quella data siano stati approvati.
L'elaborato ripercorre lo schema dei prezzari precedenti, al di là dei numeri aggiornati. Sono riproposte anche le sezioni dedicate alle opere forestali e agricole, utilizzabili in caso pure di concessione ed erogazione di contributi pubblici.
Ma non mancano le novità. In via sperimentale con il prezzario 2019 è stato ad esempio inserito un primo elenco di prodotti da costruzione Cam, ovvero quei materiali che rispondano ai nuovi criteri minimi ambientali indicati dal Ministero dell'ambiente e sempre più richiesti in molte gare per opere pubbliche, materiali composti da materie prime rinnovabili e riutilizzabili in buona parte a fine vita, che non arrivino da troppo lontano (per ridurre l'impatto sull'ambiente del trasporto) e tali da migliorare le prestazioni energetiche dell'edificio. Ci sono novità anche per la parte relativa alla geognostica, ovvero quelle indagini e sondaggi che permettono di analizzare il suolo in profondità per valutarne le caratteristiche geologiche e geotecniche.
Il prezzario toscano, oltre che consultato facilmente on line, può essere anche esportato o stampato. I diversi capitoli riguardano l'analisi delle opere compiute, gli elenchi prezzi per tipologie e famiglie, suddivisi per ciascuno ambito provinciale. Ci sono poi una nota metodologica e una guida alle lavorazioni e norme di misurazione.