In tutto questo turbinare di polemiche in merito alla lettera del presidente della comunità ebraica fiorentina Enrico Fink, interviene un membro della giunta Nardella, Maria Federica Giuliani assessora ai rapporti con le confessioni religiose. E lo fa, innanzitutto, esprimendo solidarietà alla Comunità Ebraica, con queste parole:
"L’appello e la richiesta della comunità ebraica fiorentina in merito all’iniziativa di sabato scorso in Palazzo Vecchio non può cadere nel vuoto. Il rispetto personale, la ricerca di un dialogo vero contro il tentativo di far prevalere una posizione di parte sulle altre sono i presupposti di una vera cultura di pace. L’amarezza e la delusione riportate nella lettera, peraltro dai toni composti e pacati, esprimono un disagio reale che esige un gesto di chiarimento. Firenze è sempre stata una città capace di tenere insieme le tre comunità abramitiche nello spirito lapiriano, anche nei momenti più difficili come quello che stiamo vivendo nel Medioriente.
Per questo ciascuno deve impegnarsi realmente affinché questo spirito di convivenza non venga compromesso da messaggi divisivi e senza prospettiva. Come amministrazione comunale siamo impegnati da anni per realizzare iniziative rivolte alla pace in Medio Oriente e al difficile lavoro di promuovere due popoli e due Stati. Apprezziamo il difficile tentativo del Presidente del Consiglio nel coinvolgere le associazioni e formazioni attive sul tema della pace. In tali momenti sono emerse diverse posizioni dei relatori, punti di vista soggettivi non riconducibili alla posizione dell’Amministrazione comunale".