Sono poco meno di 120 i fabbricati, assieme a 33 terreni, che la Regione da anni affitta o ha dato in concessione: diversi si trovano a Firenze, nel centro storico, e sono utilizzati a fini commerciali.
Sono un piccola parte dei 1038 fabbricati e terreni che compongono il patrimonio della Regione, "ma costituiscono una parte importante" commentano da Palazzo Sacrati Strozzi. Da locazioni (e concessioni) la Regione già nel 2015 incassava 2 milioni e 916 mila euro l'anno: quasi il doppio di quanto speso nell'affitto di altri immobili, con un bilancio dunque ampiamente in attivo. Dopo l'aggiudicazione a fine maggio di un ampio fondo ad uso commerciale nella centralissima via Cavour a Firenze, fino a qualche anno fa occupato da una libreria, adesso è la volta di un locale – ugualmente ad uso commerciale – posto nell'altrettanto centrale Largo Fratelli Alinari, al civico 27r: 40 metri quadri destinati alla vendita, altri 5 per i servizi igienici per un canone a base di gara di 14.700 euro l'anno.
L'avviso è stato pubblicato nei giorni scorsi. Le offerte potranno essere presentate fino alle 13 del 27 luglio. La concessione varrà per sei anni. Il locale non potrà essere destinato ad attività commerciali di tipo alimentare, secondo quanto ribadito lo scorso aprile dalla giunta comunale fiorentina. Per informazioni si può chiamare dal lunedì al venerdì, dalle 9.30 alle 13, lo 055.4384008 oppure 4004, 4035 e 2557 finali.
Altri immobili sono stati venduti o sono tuttora in vendita.A Firenze è ben nota la necessità di unità abitative, ma anche i locali ad uso commerciale sono richiesti tanto che Palazzo Vecchio è dovuto correre ai ripari nella scorsa legislatura bloccando la trasformazione dei locali commerciali in appartamenti destinati spesso al turismo.
Si tratta di quei locali su strada che oggi si presentano con una porta-serranda in facciata ed all'interno hanno una unica luce diretta verso la corte interna, o nel caso peggiore senza sfondo. I locali ad uso commerciale sono ricercati specialmente da parte di soggetti giovani che intendono aprire una attività di tipo artigianale o di rivendita al pubblico e che non si tirerebbero indietro davanti a concessioni di locali pubblici a canone agevolato o temporary store. I canoni di locazione però sono spesso proibitivi e la richiesta avanzata da parte della Regione Toscana si inserisce nel ventaglio del mercato immobiliare che spesso non offre opportunità per le nuove leve.