"Abbiamo chiesto dei documenti relativi al percorso della cosiddetta multiutility della Toscana, ad ALIA. Anche stavolta abbiamo ottenuto un diniego. Che però è peggio del solito.
Leggiamo infatti come il Comune di Firenze non eserciterebbe «un'influenza dominante sulle decisioni assembleari più significative». Non solo. L'azienda dubita che la si possa ritenere «alla stregua di un'azienda dipendente dall'Amministrazione comunale». Così Dmitrij Palagi e Antonella Bundu - Sinistra Progetto Comune e Beatrice Cioni e Leonardo Masi - Buongiorno Empoli.
"Nel Salone de' Dugento - proseguono - avevamo già chiesto una Commissione controllo di urgenza. Perché abbiamo tante domande senza risposta, su un'operazione considerata strategica.Volevamo capire se è vero che ALIA ha fatto accordi diversi con i comuni di Publiservizi e se è vero che la Corte dei Conti ha dato parere negativo, almeno ad alcuni enti, sull'ipotesi di creazione di una holding. Continuiamo a non sapere se ci sono problemi sulle partecipazioni indirette, così come sui dividendi delle stesse.Sono cose concrete.
ALIA pensa di non dover rispondere ai soci pubblici? Questa è la multiutility pensata dalle forze democratiche?Ribadiamo l'urgenza di una Commissione controllo enti partecipati del Comune di Firenze e agiremo anche a Empoli perché possano emergere tutte le informazioni utili alla politica per le decisioni da prendere.Alle ragioni di merito, relative alla nostra contrarietà a questo progetto, si aggiungono aspetti di metodo fondamentali, che riguardano tutti i gruppi consiliari e gli anni a venire", concludono gli esponenti della sinistra.