E' avvenuta questa mattina la scomparsa del grande attore e regista Giorgio Albertazzi, nato a Fiesole nel 1923, che già negli anni Cinquanta fu uno dei primi divi televisivi, protagonista di letture poetiche e di sceneggiati di grande successo. Albertazzi, da sempre molto legato a Firenze e alla sua Fiesole, è stato attivo per decenni sulle scene teatrali, fino a pochi mesi fa. Tra le onorificenze ricevute, la croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana.
«Con Giorgio Albertazzi perdiamo un grande maestro del teatro nazionale, un eccezionale interprete dei classici moderni ma anche degli autori contemporanei». Lo ha detto il sindaco Dario Nardella esprimendo il suo cordoglio per la scomparsa dell’attore toscano. «È un giorno triste per la cultura italiana e per Firenze – ha aggiunto – Albertazzi era un’artista straordinario e il suo addio lascia un vuoto difficilmente colmabile. L’ho conosciuto come un uomo colto, brillante e acuto. Un prezioso artista che amava Firenze. Ci mancherà».
"Un grandissimo artista e interprete con una profonda dimensione intellettuale che ha attraversato la storia culturale degli ultimi decenni". Così il presidente Enrico Rossi ricorda Giorgio Albertazzi "Diamo l'addio – continua Rossi - a un maestro sempre curioso e brillante, capace fino all'ultimo di catturare l'amore e l'ammirazione del pubblico. Una perdita per il Paese e per la la Toscana, la sua terra, con la quale ha sempre mantenuto un forte legame".
“Esprimo profondo cordoglio per la scomparsa di Giorgio Albertazzi. La notizia ci rattrista profondamente. Dopo Paolo Poli, Firenze e la Toscana perdono un altro gigante del teatro. Il nome di Albertazzi è associato agli ultimi settant’anni della cultura e dello spettacolo in Italia. Alla moglie Pia de’ Tolomei ed a tutte le persone a lui vicine e care, vadano le più sincere condoglianze del Consiglio regionale” Il presidente Eugenio Giani ha espresso la vicinanza del Consiglio toscano alla famiglia.
La Città Metropolitana di Firenze si unisce al ricordo di Giorgio Albertazzi. "Ha accompagnato con la sua presenza raffinata e la sua grande capacità di interpretazione lunghe stagioni della vita italiana e delle spettacolo internazionale - commenta Emiliano Fossi, consigliere delegato alla Cultura della Città Metropolitana - La sua arte non ha conosciuto soste. Gliene siamo grati, consapevoli dell'importanza di ritornare a studiare la sua figura e il suo ruolo nella nostra cultura, dalla poesia al teatro, dal cinema alla televisione".
I radicali fiorentini dell'Associazione “Andrea Tamburi” esprimono le loro condoglianze per la scomparsa di Giorgio Albertazzi. Nel corso della sua lunga carriera è più volte riuscito a sintetizzare la cultura con l'impegno civico: molteplici sono state le candidature dell'artista nelle liste radicali e il sostegno alle tante campagne di Marco Pannella sui diritti civili come il divorzio, l'aborto e l'eutanasia.
“Un legame inscindibile quello tra Giorgio Albertazzi e la città di Firenze. Ecco perchè oggi, con lui, se ne va anche un pezzo della nostra cultura. Nell’esprimere tutto il nostro più accorato dispiacere e quello di Fratelli d’Italia, lanciamo un appello alle istituzioni cittadine affinché Firenze dedichi alla memoria di Giorgio Albertazzi il teatro che più di ogni altro l’ha visto immenso protagonista del palcoscenico: quel Teatro della Pergola che proprio Albertazzi riaprì e restituì ai fiorentini dopo la tragedia dell’alluvione, nel 1966”. Questo è quanto fanno sapere con una nota il capogruppo in consiglio regionale ed il capogruppo in consiglio comunale di Firenze, Giovanni Donzelli e Francesco Torselli.
Anche la Fiorentina si unisce al cordoglio generale per la scomparsa. La società gigliata lo ricorda commossa e invia le più sentite condoglianze alla famiglia del Maestro.