Nardella pensa che l’installazione di una ruota panoramica in piazza Vittorio Veneto possa essere un deterrente per la microcriminalità nel parco delle Cascine. Ciò anche perché nella precedente collocazione dell'installazione, ai giardini della Fortezza da Basso, sono in corso i lavori di ripristino dei danni provocati lo scorso Natale proprio dalla copertura della pavimentazione della stessa ruota panoramica.
“La ruota è un modo per rendere la città più sicura e più vissuta. È un simbolo di legalità e di vita: bene anche la collocazione in via provvisoria alle Cascine. La ruota, che Confartigianato Firenze ha sempre voluto e difeso, ha avuto un impatto estremamente positivo sull’area della Fortezza da Basso, che è tornata a vivere nel mese e mezzo in cui è stata installata, ma anche sulle attività commerciali e l’artigianato fiorentino. Le Cascine, il parco che tutti noi fiorentini abbiamo nel cuore, potranno sicuramente beneficiarne. Nell’auspicare un ritorno alla Fortezza, condividiamo la scelta di collocarla nei punti più difficili”. Lo dichiara Alessandro Vittorio Sorani, Presidente di Confartigianato Firenze, intervenendo nel dibattito sulla ruota e sulla destinazione delle Cascine.
“Peccato che le idee siano sempre le stesse e siamo stanchi di sentire questa litania. Sicuramente la rigenerazione urbana e l’appropriazione degli spazi sono strumenti in grado di allontanare i criminali dai luoghi pubblici, ma una ruota panoramica non può essere sbandierata come una soluzione all’immane problema sicurezza di un parco di oltre 130 ettari! Nardella sembra essersi accorto soltanto negli ultimi 10 giorni delle condizioni del nostro polmone verde.
Se il Comune ci avesse dato retta 10 anni fa quando abbiamo iniziato a chiedere la presenza di militari e di presidi fissi delle forze dell’ordine nei punti caldi della città, come via Palazzuolo e le Cascine, adesso non saremmo in questa situazione. Però Nardella e company hanno preferito accusarci di volere una eccessiva militarizzazione della città e continuare a dire che Firenze era una città sicura. Adesso il primo cittadino non può essere credibile. Se avesse fatto come il sindaco di Pisa Michele Conti che dal primo giorno del suo insediamento si è occupato di sicurezza, adesso anche Firenze avrebbe più militari nelle strade.
Sarebbe opportuno che il sindaco Nardella non parlasse proprio di sicurezza se deve continuare a farlo con spot elettorali vecchi di 10 anni. Ma se proprio non resiste, lo invitiamo ad impegnarsi nuovamente a costituire un Cpr nella nostra Regione? Gli ricordiamo che all’inizio del 2020 si era reso disponibile a collaborare con il ministro Lamorgese per individuare un luogo idoneo in cui aprire un Centro per i Rimpatri. Adesso non vuole più impegnarsi perché c’è un Governo di un altro colore oppure perché altrimenti farebbe arricciare il naso a qualche dirigente del suo partito? Caro Dario, sei il sindaco di tutti e non del Pd. Se vuoi davvero fare qualcosa per la sicurezza della tua città, bussa alla porta del ministro Piantedosi per aprire un Cpr in Toscana” dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale toscano Francesco Torselli.