FIRENZE- E' di oggi la notizia della morte di monsignor Angiolo Livi, decano della diocesi fiorentina, priore della Basilica di San Lorenzo, che aveva compiuto cento anni il 31 marzo scorso. Il 24 giugno 2011, giorno di San Giovanni, patrono della città, il sindaco Renzi gli consegnò il Fiorino d’oro, la massima onorificenza della città. I funerali si terranno martedì alle 10 nella Basilica di San Lorenzo e che saranno celebrati dall’arcivescovo di Firenze, cardinale Giuseppe Betori.
Ci sarà anche il Gonfalone della città di Firenze.“Ho appreso, come tutti, con grande dolore la notizia della scomparsa di monsignor Angiolo Livi. Ci ha lasciato una figura molto importante della chiesa fiorentina ma anche un fiorentino animato da autentico impegno civile. Protagonista attivo di molte scelte che riguardavano la sua città, non ha mai fatto mancare la sua voce, anche quando era scomoda, anche quando c’era da sollecitare una decisione o avanzare una critica. La riqualificazione di piazza San Lorenzo è merito anche suo, avendo sempre sollecitato l’attenzione della politica sul decoro della zona”.
Lo ha affermato il sindaco Dario Nardella esprimendo il cordoglio suo personale, dell’amministrazione comunale e della città. “Rimarrà sempre nel mio ricordo la sua determinazione, gentile ma ferma, il suo attaccamento al Quartiere, l’amore per Firenze e per la nostra Basilica - ha detto il sindaco -. Durante i festeggiamenti dei suoi 100 anni tutta la comunità fiorentina si era raccolta attorno a lui riconoscendogli un ruolo di guida spirituale insostituibile.
Per questo lo rimpiangeremo con profondo dolore”. “A settembre ci ha lascato anche monsignor Porcinai, co-parroco dell’Insigne Basilica di San Lorenzo - ha ricordato Nardella -. A distanza di pochi mesi la nostra comunità perde così due uomini di straordinario valore. Dalla loro testimonianza sapremo trarre energia per crescere più coesi, più generosi, più consapevoli. Il sindaco ricorda poi che nel 2007, per il 70º anniversario della sua ordinazione sacerdotale, monsignor Livi aveva scritto una lettera ai parrocchiani, in cui si legge, tra l’altro che “la parrocchia di San Lorenzo ha compiuto una grande trasformazione.
Era come un borgo, tutti si conoscevano, la gente si parlava dalle finestre; si calava il panierino al lattaio, al giornalaio, allo stagnino, all’arrotino. Ora se muore uno all’ultimo piano quelli del piano terreno non lo sanno”. “Questo è un monito che vale sempre e chiama tutti, anche noi amministratori - ha concluso Nardella -, a mettere al primo posto la qualità della vita e delle relazioni sociali fra i cittadini”. Il sindaco Nardella sarà ai funerali insieme alla vicepresidente della Giunta Regionale.
"Anche a nome della Regione Toscana desidero esprimere il più profondo cordoglio per la morte di monsignor Angiolo Livi". Così la vicepresidente della Regione Toscana, Stefania Saccardi, appresa la notizia della scomparsa del sacerdote. "Lo conoscevo bene - continua Saccardi -, in lui ho potuto apprezzare sempre la passione per Firenze e per il suo quartiere, la profondita' di pensiero e di fede, ma anche l'ironia"