Firenze, 24-07-2015 - La libertà è la nostra “fortezza”: questo il titolo della manifestazione che ci sarà domani martedì 28 luglio alle 21,00 all'ingresso principale della Fortezza da Basso in piazza Bambine e Bambini di Beslan, a Firenze. Una iniziativa, organizzata da “Unite in rete” con tantissime adesioni (ultima quella della Filcams Cgil nazionale), che dopo la sentenza della Corte di appello di Firenze - con la quale sono stati assolti sei giovani accusati di aver violentato una ragazza nel 2008, nel parcheggio della Fortezza da Basso a Firenze - vuole portare solidarietà alla ragazza.
“Ci riprendiamo la Fortezza perché le motivazioni della sentenza di Firenze sono inaccettabili, questa sentenza ha leso l’autodeterminazione di tutte le donne. Il processo è stato fatto alla ragazza e alla sua vita. Vogliamo capire perché la Procura generale non ha fatto ricorso facendo scadere i termini. Riaffermiamo la nostra libertà: siano processati i violenti e non le vittime. Non vogliamo essere giudicate per come ci vestiamo, per il nostro orientamento sessuale e i nostri comportamenti”, spiegano le organizzatrici.Domani sera in piazza Bambine e Bambini di Beslan ci sarà anche il Coordinamento donne della Cgil Toscana, la cui coordinatrice Anna Maria Romano spiega: “Aderiamo alla manifestazione perché le motivazioni della sentenza hanno umiliato la vittima, che viene descritta come un essere umano di serie b, è stato processato il suo stile di vita.
Siamo indignate: di chi sarebbe dunque la responsabilità di quanto è avvenuto? E' importante che tante donne e anche tanti uomini scendano in piazza martedì sera, per far sentire a questa ragazza che le siamo vicini e che è una bellissima persona”. Sui social network di Cgil Toscana si trovano foto di sindacalisti e sindacaliste dell'organizzazione che espongono cartelli con scritto “Il mio vestito non è una scusa, la tua violenza non fa di te un uomo”, con l'hashtag-campagna #nessunascusa.
Le consigliere PD intevengono alla vigilia della manifestazione: "Sulla vicenda che tanto fa discutere in questi giorni, sull’episodio avvenuto alla Fortezza nel 2008, vogliamo affermare la necessità di mantenere alta l’attenzione rispetto a temi quali la libertà e l’autodeterminazione delle donne che riteniamo principi non derogabili né soggetti a giudizio alcuno. La nostra solidarietà a tutte le persone che vengono giudicate per il loro stile di vita. Ognuno deve essere libero di esprimere la propria personalità. Ti siamo tutte vicine."