Presentazioni:
David Recati, debutta nel 2011 giocando alla battuta. Rimane sempre sulla mediana del campo, facendo valere i suoi trascorsi di Pugilato imparati dal Maestro Boncinelli all’Accademia Pugilistica Fiorentina.
Luca Bertarelli, esordio nel 1995 a soli 20 anni - il più esperto dei Calcianti Verdi in attività - debutta alla battuta dove rimane per 4 anni. In seguito diventa portatore di palla sfruttando il passato di Calciatore, che gli regala corsa e visione di gioco.
Verdi squadra in forte progresso. Bertarelli: “Dal 2011 abbiamo fatto tanto sotto la guida di Gerardo Burchi, grande terzino del passato dei Verdi e non solo. Ha trovato un ruolo ai ragazzi nuovi e loro hanno imparato velocemente come funziona il gioco, integrandosi alla perfezione con chi c’era già. Siamo la squadra emergente migliore”. Recati: “E' importante anche l’attività durante l’anno, per vincere un Torneo devi lavorare 365 giorni, io lavoro qui in palestra - si riferisce alla palestra Hollywood dove insegna pugilato - gli altri si esercitano nella loro disciplina.
E poi è fondamentale la fratellanza, il senso di appartenenza per crescere insieme”. “Fondamentale il gruppo, riprende Bertarelli, perché non permette agli avversari di prendersela anche con quello che credono di poter mangiare in un solo boccone, perché dietro ci sono gli altri”.
Qualche altro nome a parte l'allenatore. “La riuscita nel Calcio Storico si deve al gruppo, non è corretto parlare di due o tre nomi solamente”. Recati: “Bisogna andare anche oltre ai 27 che scenderanno in campo, bisogna considerare 40-50 persone che dall’inizio ci danno una mano a formare ed amalgamare il gruppo”.
Il torneo 2017:
Verdi vs Rossi. Recati: "In bocca a lupo e che vinca il migliore. Bertarelli: i Rossi sono una buona squadra. Recati: hanno una battuta forte. Sono uniti, amici, parenti e ragazzi di quartiere, in questo non li batte nessuno, poi ci siamo noi subito dietro, correggimi se sbaglio Luca, “sono d’accordo”. Recati: “Sarà un grande test fisico e poi i Rossi sono migliorati anche sul piano tecnico con “il piccolo Lopez” - si riferisce al 18enne che nel 2016 mise in grossa difficoltà la retroguardia Azzurra - se hanno capito come funziona sarà proprio una bella partita, onesta, dura e maschia. Ripeto, vinca il migliore”. “Speriamo noi”, aggiunge Bertarelli ridendo.
Qualcosa in più del 18enne Lopez.“Devono stargli dietro e proteggerlo, dice Bertarelli, perché altrimenti rischiano di bruciare un ragazzo che in prospettiva può diventare un buonissimo giocatore”.
Il ruolo del portatore di palla. Recati: “E' un ruolo fondamentale, passa tutto da lui, a me piacerebbe giocare di più la palla, ma devo fare quello che mi riesce, in campo funziona così per tutti. Una volta mi è capitata la palla in mano e non sapevo che farci, se potevo l’avrei bucata e comunque non potrei mai avere la loro visione di gioco, la loro corsa e la capacità di reggere le botte. - Poi riferendosi a Luca dice - ricordi il placcaggio che ti ha fatto Rodriguez” roba da dividerti in due, e ti sei rialzato come se niente fosse”. Bertarelli ovviamente si ricorda e sorride.
I Bianchi la squadre da battere? “siamo noi la squadra da battere, rispondono in coro. Bertarelli: la nostra crescita è fatta di tasselli che si mettono e non si tolgono, quando riusciremo a sfondare sarà per lungo tempo, le basi sono queste”. Recati: “i Bianchi hanno vinto grazie ad una grande intelligenza tattica, non ci sono fenomeni se li prendi uno per uno, ma tutti fanno il proprio ruolo bene e fino in fondo”. E comunque la squadra di Santo Spirito, quest’anno affronta gli Azzurri in semifinale e sarà tosta. Bertarelli: Azzurri Bianchi, sarà una partitaccia. Ci sarà anche bel gioco, ma non subito, l'inizio sarà duro. Gli Azzurri recuperano tanti squalificati, Rettori, Guastalegname e Barni. E quelli sono tre belli tosti - chiude Recati alimentando ancora di più l’interesse e la curiosità per la seconda semifinale in programma l’11 Giugno.
nota dell’autore
Impossibile imbrigliare in un’intervista canonica domanda e risposta il duo Recati/Bertarelli, questo pezzo è stato scritto per temi e dove non si trovano le specifiche dei nomi vuol dire che i due concordavano appieno l’uno con l’altro. In fondo, se ho capito qualcosa da questa intervista, è che la Forza dei Verdi è la condivisione, il gruppo insomma.
Alla prossima puntata