Firenze, 9 ottobre 2023 – Israele da sabato mattina è oggetto di un attacco terroristico-militare di Hamas sui civili che ha provocato centinaia di vittime, rapimenti e violenze nei confronti di persone inermi, di donne e di bambini solo perché israeliani. La scena del massacro di 260 giovani che partecipavano ad una festa musicale è sufficiente a descrivere la situazione. Spari contro la folla, presa di ostaggi, strade bloccate da uomini armati, imboscate ad auto in fuga.
I terroristi sciiti scatenano un attacco razzista contro Israele e qualcuno a Firenze, con la scusa della liberazione della Palestina, alza la voce al fianco di Hamas. Potrebbe persino fare sorridere il comunicato ideologico intriso di anti-americanismo con cui il Partito Marxista Leninista Italiano, che in città ha sede, inneggia alla “tempesta scatenata da Hamas, un evento storico senza precedenti, 50 anni esatti dopo quello del Kippur, allorché furono gli eserciti egiziano e siriano a far tremare lo Stato di Israele”, giustificando tutto così: “Scontri e morti che fanno seguito a 75 anni di crimini, uccisioni e saccheggi da parte di questi boia coperti e appoggiati dall’imperialismo occidentale”.
Il fatto è che qualche voce ambigua si ode anche in consiglio comunale, dove Dmitrij Palagi e Antonella Bundu di Sinistra Progetto Comune spiegano in un comunicato stampa che è “sbagliato proiettare la bandiera di Israele, in risposta ai recenti drammatici eventi dall'altra parte del Mediterraneo, perché non si deve in nessun modo alimentare una spirale di violenza e di violazione del diritto internazionale che va avanti da molto tempo. A Gaza è stato annunciato un assedio totale. Che aggrava una situazione insostenibile già da prima. La comunità internazionale dove è stata fino a oggi? Possibile che continui a non assumersi nessuna responsabilità e si limiti a far coincidere l'idea di pace con la vittoria militare di Tel Aviv?”
Attenzione, in fatto di distinguo gli esponenti del Partito Democratico in Salone dei Dugento non sono da meno. Secondo il capogruppo Nicola Armentano e i suoi vice Alessandra Innocenti e Letizia Perini bisogna “ricordare le tante vittime civili israeliane e condannare ogni tipo di violenza anche nei confronti della popolazione palestinese, anche se in risposta all’attentato terroristico contro i civili israeliani”.
A mettere in imbarazzo la Giunta di Palazzo Vecchio potrebbe essere ancora di più domani la serata di apertura di una rassegna cinematografica realizzata con il contributo di Regione Toscana, Comune, Fondazione CR Firenze e Camera di Commercio. Middle East Now è il titolo del festival che, dal 10 al 15 ottobre, propone in cartellone 35 film ai cinema La Compagnia e Astra. L'evento è inserito nel programma “50 Giorni di Cinema a Firenze”, sostenuto dal Ministero del Turismo.
Il film d'apertura martedì 10 ottobre –ore 21.00- sarà dedicato proprio a Gaza. In anteprima italiana arriva infatti a Firenze A Gaza weekend, il lungometraggio del regista palestinese Basil Khalil, che ha debuttato al Toronto Film Festival vincendo il premio della stampa internazionale. A presentare il film l'attrice protagonista Mouna Hawa e il co-sceneggiatore Daniel Ka-Chun Chan. La serata si trasformerà in una occasione per inni pro-Gaza, con ambigue giustificazioni al massacro perpetrato da Hamas?
Senza dimenticare che domenica 15 ottobre il programma della closing Night ospita un altro film palestinese, presente in sala la sceneggiatrice e montatrice Gladys Joujou. Tutto opportuno in queste giornate di lacrime e lutto per il popolo israeliano?