L'ultima gara di campionato non è un grande spettacolo. Il ritmo è blando, la Fiorentina appare svogliata, la gara è sonnolenta. Due squadre demotivate che hanno fallito i loro obiettivi. Delle due è comunque il Pescara dare una scossa alla partita, quando al quattordicesimo passa in vantaggio con Caprari.
La Fiorentina avrebbe subito l'occasione per pareggiare con Bernardeschi su punizione, ma l'ottimo portiere Fiorillio riesce a deviare.
Nel finale del primo tempo un doppio giallo per Chiesa, determina l'espulsione e costringe i Viola a rimanere in dieci. La Fiorentina appare in difficoltà. Pratica un inutile possesso palla che produce rare occasioni. Nel primo tempo è il Pescara a fare la gara, mentre i giocatori viola sembrano gli studenti svogliati dell'ultimo giorno di scuola.
Nella ripresa la partita si rianima, i Viola appaiono più determinati. Al decimo, Paulo Sousa toglie Bernardeschi e schiera il giovane Hagi. Poi esce Gonzalo e lascia il posto a Borja Valero. Il capitano viola, all'ultima gara in viola è salutato dagli applausi di tutto lo stadio e dei compagni di squadra. Al ventesimo dopo una punizione di Hagi che impegna Fiorillio, arriva il raddoppio del Pescara, dopo che un incertezza viola a centrocampo, consente a Bahebec davanti alla porta di segnare agevolmente.
Un minuto dopo arriva il goal viola con Saponara che finalizza un passaggio di Babacar dalla sinistra. La Fiorentina cerca il pari, ma ha difficoltà ad alzare il ritmo e rischia sulle ripartenze. Tra i Viola che sembrano essere rianimati dal goal e sono sostenuti calorosamente dal pubblico, il più vivace è Saponara che prova più volte, senza successo, grazie agli ottimi interventi del portiere abruzzese. Per fortuna arriva al quarantesimo il pareggio grazie a un gran goal dalla distanza di Vecino.
Ci sarebbe poi la possibilità di un terzo goal viola ma Babacar spreca malamente.
La gara finisce con un pareggio. Una gara che ha mostrato i limiti di una Fiorentina che ha giocato un campionato altalenante e inferiore alle attese. E' stato l'ultimo spettacolo al Franchi e non è stato bello. Da domani si deve ripartire per costruire un futuro migliore e una squadra più forte.
Così Paulo Sousa ai microfoni di Sky: “Ringrazio i miei ragazzi, che tutti i giorni sono venuti con una voglia di superarsi e vincere la partita. Ho dato il mio massimo per aiutare la Fiorentina a vincere le partite. Cosa mi porto via da Firenze? L’orgoglio e la consapevolezza di dare il massimo di me stesso, per migliorarsi e provare a vincere ogni partita. Gol presi? Noi partiamo sempre per vincere, abbiamo perso diversi punti con squadre inferiori a noi. Abbiamo vinto partite che magari non meritavamo. Siamo andati oltre i limiti per provare a vincere.
Abbiamo reso al di sotto? Diverse partite dovevamo far meglio perché eravamo superiori, creare di più per vincere. Questo crea dispiacere in tutti noi. Ma credo che i ragazzi abbiano sempre cercato di fare il massimo. Abbiamo qualità per fare meglio, per vincere determinate partite. Poi ci sono anche episodi che condizionano una partita e una stagione. Analizzerò a freddo tutto questo. Io ho dato tutto me stesso per la Fiorentina e per i miei ragazzi. Anche avendo tantissima passione per il calcio, non l’ho forse trasmessa del tutto. È importante questo. Ho scelto di andare più sul realismo, ma è un qualcosa che approfondirò per migliorarmi per il futuro. Il futuro? Andrò a casa adesso, sentirò con il massimo rispetto tutte le opportunità che la vita mi darà”.
Fiorentina-Pescara 2-2
Fiorentina (4-2-3-1): Dragowski; Tomovic, Gonzalo (12' st Borja Valero), Astori, Salcedo; Vecino, Cristoforo (24' st Tello); Chiesa, Saponara, Bernardeschi (10' st Hagi); Babacar. Allenatore: Paulo Sousa.
Pescara (4-3-3): Fiorillio; Zampano, Campagnaro, Fornasier, Biraghi; Memushaj, Brugman, Verre; Muric (26' st Mitrita), Bahebeck, Caprari. Allenatore: Zeman
Arbitro: Martinelli di Roma
Marcatori: 14' pt Caprari; 20' st Bahebeck, 21' st Saponara. 40' st Vecino
Note: espulso Chiesa; ammoniti Chiesa, Campagnaro, Hagi