FIRENZE - Una visita al Museo del Calcio, per scoprire i cimeli qui nascosti che raccontano la storia delle Nazionali italiane: questa mattina il Ct della Nazionale femminile, Andrea Soncin, ha voluto vedere con i propri occhi gli oggetti racchiusi all’interno del museo di Coverciano, soffermandosi con particolare attenzione nella sala dedicata alle Azzurre.
Nel fitto programma di avvicinamento alla doppia sfida di Nations League (venerdì 1° dicembre a Pontevedra contro la Spagna e martedì 5 dicembre a Parma contro la Svizzera), tra riunioni tecniche e sedute di allenamento, il commissario tecnico ha voluto visitare il Museo del Calcio: “Adesso l’obiettivo è portare un nostro cimelio, che rappresenti il nostro cammino” ha commentato Soncin, dopo aver seguito il racconto del presidente della Fondazione Museo del Calcio, Matteo Marani, che lo introduceva nelle varie sale museali, immergendolo nell’atmosfera dei grandi trionfi italiani. “Qui – ha continuato Soncin - si respira davvero la magia della maglia azzurra: visitare il museo significa comprendere ancora di più cosa rappresenti indossare questa divisa”.
Dal pallone utilizzato dalle Azzurre nel Mondiale del 1999 fino alle maglie di Rita Guarino (Mondiale 1991), Antonella Carta (Europei 1997), Carolina Morace (Europei 1997), Giorgia Brenzan (Europei 2001), Sara Gama (Mondiale 2019) e Alia Guagni (Mondiale 2019): la storia delle Azzurre è raccontata al Museo del Calcio attraverso cimeli che oggi arricchiscono ancora di più il percorso museale. Senza dimenticare altri oggetti che fanno parte della collezione del Museo del Calcio, come – solo per citarne alcuni – le scarpe di Patrizia Panico e la maglia con cui Lisa Boattin ha conquistato il terzo posto ai Mondiali Under 17 disputati in Costa Rica nel 2014.
La visita del Ct si è quindi conclusa con un ‘gioco’: invitato da Matteo Marani, Andrea Soncin ha selezionato - nel totem posto al primo piano del Museo del Calcio e che è disponibile per tutti i visitatori – il suo ‘undici’ azzurro maschile di sempre. “Scelte davvero difficili…” ha sorriso il commissario tecnico, mentre sul rettangolo di gioco disegnato sul display disponeva il capodelegazione azzurro, Gigi Buffon, a presidiare la sua formazione ‘di tutti i tempi’, optando poi per un tridente di assoluta qualità, composto da Roberto Baggio, Gigi Riva e Paolo Rossi.