Una festa fatta di canti, filastrocche e poesie. E’ quella regalata da centinaia di bambini che, questa mattina, in Palazzo Vecchio nella splendida cornice del “Salone dei Cinquecento”, sono stati protagonisti della cerimonia conclusiva del progetto “Le carte geografiche”. Questo percorso educativo, nato dalla collaborazione tra l’Assessorato all’Educazione del Comune di Firenze e l’Istituto Geografico Militare, è inserito nell’iniziativa Le Chiavi della Città” un pacchetto di proposte formative che l’assessorato offre ai ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado.
Giunto alla sua nona edizione, il progetto ha consentito a oltre 500 ragazzi, attraverso il lavoro quotidiano del personale dell’Esercito Italiano, di scoprire i concetti generali di geografia e cartografia, di capire il senso di particolari topografici caratteristici dell’area urbana, di fare esercizi di orientamento nello spazio.
Parole di soddisfazione sono state espresse, nel suo indirizzo di saluto, dal Generale di Divisione Tornabene, comandante dell’ente cartografico di stato che, rivolgendosi agli studenti, ha evidenziato: “il nostro Istituto geografico Militare è la casa della geografia italiana. Per conoscere questa importante materia è indispensabile appropriarsi del suo linguaggio: è dunque fondamentale che voi conosciate le parole, il loro significato. Attraverso di esse riuscirete a meravigliarvi, grazie alla geografia, del mondo attuale e della sua bellezza”.
La dottoressa Boboli, responsabile del progetto per il comune di Firenze, ha ringraziato il Generale Tornabene rimarcando : “abbiamo curato questo progetto modificandolo a seguito della verifica di risposte e stimoli provenienti da voi ragazzi . Grazie a questo lavoro è divenuto, anno dopo anno, sempre più aderente alle aspettative e funzionale. La mia particolare riconoscenza va all’Istituto Geografico Militare e ai vostri insegnanti per l’impegno dimostrato.”
Poi spazio alla fantasia dei più piccoli che hanno mostrato una “vena poetica” non comune fatta di rime alternate e baciate. Ecco Marco (l’intenditore): “geografia, geografia come è bella mamma mia, io la seguo e mi diverto e divento sempre più esperto”. Poi Francesco (l’idealista): “l’Isituto Goegrafico Militare tu ci hai insegnato davvero a sognare”. Ancora tanti altri con Edoardo che pensa anche a chi gli è caro: “le curve di livello, piacciono anche a mio fratello!”. Conclusioni affidate a Gabriele (il sintetico) : “con la carta geografica è proprio vero, in poco spazio il mondo intero”.