Firenze è ancora una volta fra le prime città italiane che sperimentano piattaforme innovative per la trasformazione digitale del Paese. La collaborazione fra il Team per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e la città di Firenze - che ha prodotto fra le altre cose anche il recente Hackathon di Ottobre - si è oggi ulteriormente rafforzata con un protocollo di intesa che contribuirà a realizzare una profonda trasformazione nel modo di accedere ai dati della Pubblica Amministrazione, e nella qualità e integrazione dei dati e dei servizi erogati. In pratica, quando questo protocollo funzionerà, i dati sugli incidenti in città, sui percorsi della Firenze a piedi, sui sensori del traffico, diventeranno un patrimonio informativo da leggere, integrare ed usare non solo per i cittadini di Firenze, ma per tutta Italia, avendo una visibilità ancora maggiore e potendo quindi essere utili ad un numero ancora maggiore di cittadini.
Lo schema di protocollo è stato approvato nel corso dell’ultima giunta grazie ad una delibera dell’assessore all’Innovazione tecnologica che prevede la collaborazione di Palazzo Vecchio con il Commissario Straordinario del Governo per l’attuazione del Piano Triennale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione, con particolare riferimento alla piattaforma nazionale di aggregazione dati denominata Data &Analytics Framework. Attraverso questo protocollo di intesa si favorirà lo sviluppo di tutte le potenzialità del patrimonio informativo del Comune anche attraverso la strutturazione e l’analisi rilevante della mole dei dati e di informazioni in esso disponibili, identificando gli strumenti più opportuni per potenziarla e renderla sempre più accessibile ai cittadini.Questa piattaforma nazionale di aggregazione dati, il DAF, permetterà di confrontare, connettere, e valorizzare dati di ambiti simili (turismo, mobilità, ambiente, etc) fra più città, moltiplicando così in modo esponenziale il valore e la diffusione dei dati pubblici.
Lo scopo è offrire servizi sempre più efficienti ai cittadini, e di non chiedere più volte lo stesso dato allo stesso cittadino in diversi uffici pubblici e di integrare i dati fra diversi enti snellendo la burocrazia. E’ un servizio utile agli enti, che possono sapere meglio come è posizionata la propria città rispetto alle altre avendo dati confrontabili, è un servizio utile ai cittadini, perché possono fare in modo più semplice ricerche, studi, e conoscere meglio le diverse città ed infine è un servizio utile alle imprese, che possono realizzare applicazioni su una piattaforma integrata di livello nazionale con dati comparabili di diverse città italiane.