FIRENZE- “Conosco e apprezzo Ilaria Bugetti per la sua dedizione alla città di Prato e la sua passione nell'impegno politico. Le sono vicino, nel pieno rispetto del lavoro della magistratura e certo che saprà rispondere con chiarezza e trasparenza a quanto sollevato dal procedimento in atto”. Quella del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani è solo l’ultima delle tante attestazioni di stima giunte in redazione ieri sera, dopo che la sindaca di Prato aveva reso noto di essere indagata nell’ambito di un'inchiesta per corruzione in corso da anni nella città che amministra, vinte le elezioni comunali del 2024.
«In qualità di sindaca di Prato, ritengo sia mio dovere immediatamente comunicare di aver ricevuto in data odierna, 13 giugno, un avviso di garanzia dalla Procura della Repubblica di Firenze» si legge nel comunicato diffuso dall’ufficio stampa appena terminate le operazioni investigative negli uffici del Comune «In relazione al contenuto di tale avviso la mia persona si è messa immediatamente disposizione dell’autorità procedente nel rispetto reciproco dei ruoli».
Approfondimenti
Chissà come avrà reagito al clamore mediatico di ieri il Procuratore della Repubblica di Firenze Filippo Spiezia, noto per il suo riserbo operativo, che lascia filtrare solo con il contagocce le informazioni relative alle indagini, tanto da suscitare non poche lamentele da parte della stampa locale. Tanto più che nei prossimi giorni il Tribunale di Firenze è chiamato a valutare l’opportunità degli arresti domiciliari chiesti dalla Procura fiorentina ai danni della sindaca Bugetti. Un provvedimento, si può immaginare, che dovrà essere soppesato con serenità e coscienza, e senza ingerenze di sorta, visto che comporterebbe d’un colpo il crollo l’equilibrio politico pratese.
