E’ in vendita una delle più belle ville sul promontorio di Castiglioncello in Toscana, conosciuta per essere stata per oltre 30 anni la dimora estiva di Alberto Sordi.
Un paradiso a picco sul mare con un edificio principale di 900 metri quadrati, più 600 di terrazze e loggiati, oltre a due dependance, e un parco di 4000 metri quadrati.
Fatta costruire nell’800 dal barone Patrone (quello del Castello Pasquini) per il pittore Vittorio Corcos, Sordi l’aveva acquistata nel 1962 e tenuta fino al 1997, pochi anni prima della morte avvenuta nel 2003, quando si era deciso a venderla a un imprenditore toscano.
I proprietari, innamorati di Castiglioncello e della villa, consapevoli del patrimonio storico e culturale che rappresenta, hanno fatto agli inizi degli anni 2000 un restauro conservativo curato nei minimi dettagli, lasciando intatto anche lo studio dell’attore con il suo ritratto e quello del pittore Corcos, lo scrittoio, alcuni oggetti personali e fotografie di Sordi in vari momenti della sua lunga carriera.
Altre importanti ville sono in vendita o sono state vendute in tempi recenti a Castiglioncello: “Un mese fa abbiamo venduto Villa Pontello” - spiega Dimitri Corti, giovane imprenditore fiorentino che ha fondato nel 2008 la Lionard Exclusive Real Estate (http://www.lionard.it/), e a l’anno scorso anche Villa ex Meschi”. La prima fu costruita negli anni Settanta dal conte Flavio Callisto Pontello, costruttore e presidente per anni della Fiorentina calcio, la seconda da Luciano Meschi, il tipografo livornese che fece fortuna stampando i moduli delle bollette telefoniche. In entrambi i casi gli acquirenti sono dell’Est europeo.
“Se negli ultimi anni la maggioranza dei clienti interessati a dimore storiche e ville in Italia, sono stati dell’Est europeo, in particolare russi e turchi, secondo le nostre indagini di mercato”, spiega Dimitri Corti, “ i clienti del futuro saranno asiatici: Cina e Honk Kong in testa”. Oggi il 90% della clientela per questo tipo di immobile è rappresentata da stranieri che non cercano solo un’abitazione di pregio ma un sogno, un modo di vivere, una memoria di una storia importante. E’ un mercato simile a quello dell’arte e dell’antiquariato perché si tratta di edifici unici nel loro genere. La crisi ha reso alcuni di questi immobili particolarmente appetibili in termini di prezzo. E’ di poco tempo fa che il Financial Times, annusando l’affare, ha spronato i propri lettori a acquistare in Italia.