Firenze, 30 mag. - In Toscana come nel resto del Paese la carenza di medici sta prendendo sempre di più i contorni di una vera emergenza. La Regione non resta inerme e, anzi, anche sulla base di un confronto coi sindacati mette in campo una strategia ad ampio spettro: aumenta i posti nelle scuole di specializzazione destinandoli alle aree dove la mancanza di camici bianchi è più grave, attiva i concorsi per gli specializzandi del quinto anno in modo da accorciare i tempi per la loro assunzione.
Sull'emergenza-urgenza, vero tallone di Achille del sistema sanitario in questa fase, la Toscana indice concorsi per dirigente nella disciplina di medicina interna prevedendo una possibile assegnazione al pronto soccorso per due o tre anni al massimo. Ai laureati in Medicina sino a 35 anni che non hanno conseguito una specializzazione viene poi offerto un percorso di formazione biennale 'on the job'. Sin quando persistera' il periodo critico le aziende sanitarie potranno fare affidamento su risorse aggiuntive per incentivare chi lavora nei pronto soccorso.
Viene messa nel conto anche la possibilità di reclutare con contratti autonomi medici già in pensione, esclusivamente se ciò fosse necessario per garantire i livelli essenziali.
Nei prossimi giorni, inoltre, Estar pubblichera' un bando per il piu' grande concorso mai bandito in Italia per assumere infermieri. "La Regione Toscana- ribadisce il presidente della Toscana, Enrico Rossi-, non assiste certo passivamente a questa situazione di criticità, ma si è attivata da tempo per individuare e mettere in atto una serie di azioni, alcune di natura strutturale, altre a carattere temporaneo, per impedire l'interruzione di servizi pubblici fondamentali". Nei prossimi giorni, peraltro, il governatore incontrera' il sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini, per affrontare i problemi del pronto soccorso cittadino.