Firenze si mobilita contro l’approvazione della risoluzione Anti-gender del leghista Sasso. Mercoledì 25 settembre alle ore presso… si terrà un sit-in di protesta promosso da Tocca a Noi e Arcigay Firenze con la collaborazione di Uisp Comitato Territoriale di Firenze, Sinistra Italiana Toscana, Famiglie Arcobaleno,Azione gay e lesbica lgbtqia+, GD Firenze Città, Agedo Firenze, Nosotras Onlus, Intersexioni, CGIL Firenze, Ireos - comunità queer autogestita, C.A.T.
Cooperativa Sociale Firenze, Rete Lenford - avvocatura per i diritti LGBTI+, Asd centro cinofilo queen forever, UGS Toscana, EquALL, , Conferenza Donne Democratiche Provincia di Prato, Conferenza delle Donne Democratiche Empolese Valdelsa, FIRENZE IN ROSA Onlus, LILA Toscana, Giovani Democratici Empolese Valdelsa, FLC Cgil Firenze, ECOLÒ, Partito Democratico Empolese Valdelsa, Donne Democratiche Firenze metropolitana, CSX Firenze, Sinistra Italiana Sesto Fiorentino, Sinistra Italiana Firenze Città per sostenere l’educazione sessuale e affettiva nelle scuole.
Il sit-in “Scuola libera tutt3” è in programma anche a Grosseto, Livorno, Siena, Pisa e Pistoia.
“Non possiamo e non vogliamo restare indifferenti alla deriva illiberale e antidemocratica dell’Italia al tempo del Governo Meloni – spiegano le realtà organizzatrici - sentiamo il dovere e l’urgenza di reagire ed opporci con fermezza all’approvazione della risoluzione Sasso (Lega) che vieta l’educazione sessuale e affettiva nelle scuole, tacciandola di essere espressione di una fantomatica ed inesistente ideologia gender".
Il sit-in coinvolgerà associazioni e collettive, insegnanti e comunità studentesca, forze progressiste ed esponenti delle istituzioni anche in tante altre città. Il messaggio è ovunque lo stesso: la scuola che libera tuttɜ è una scuola dove non c’è posto per i pregiudizi sessisti, razzisti, omolesbobitransfobici e abilisti. È una scuola che si fa comunità educante e spazio sicuro per tutte le persone che la attraversano; una scuola che condanna e rifiuta l’odio e la discriminazione.
“Scendiamo in piazza anche per chiedere alle istituzioni di assumere un impegno concreto a sostegno dei progetti di educazione sessuale e affettiva nelle scuole che la risoluzione Sasso vuole mettere al bando, perché al contrario, rappresentano uno strumento indispensabile per la prevenzione e di contrasto al bullismo e alla violenza patriarcale, un presidio fondamentale per la tutela della salute riproduttiva e sessuale e per l’educazione al consenso – concludono le realtà organizzatrici - la risoluzione Sasso è solo l’anticamera di una legge anti-LGBTQIA+* che avvicina l’Italia a Paesi illiberali, antidemocratici e responsabili di numerose violazioni dei diritti umani come l’Ungheria di Orbán e la Russia di Putin.
Ecco perché non possiamo stare a guardare, c’è bisogno di fare fronte unitario con quella maggioranza silenziosa che in questo momento non decide, ma sta dalla nostra parte. A tutte queste persone chiediamo di unirsi a noi e di non lasciarci sol3”.
