Si danno alla fuga in due a bordo di biciclette con 50 grammi di cocaina e una notevole quantità di denaro in banconote di piccolo e piccolissimo taglio. Ma uno dei due viene raggiunto e fermato da una pattuglia del reparto Antidegrado della Polizia municipale in servizio di perlustrazione, con agenti anch'essi in bicicletta. È accaduto ieri intorno alle 17 in zona via del Mezzetta. Durante la fuga i due hanno lasciato cadere vari involucri che, si è accertato successivamente, contenevano cocaina per un totale di oltre 50 grammi.
Raggiunti anche da una pattuglia in auto dello stesso reparto, gli agenti sono riusciti a raggiungere solo uno dei due fuggitivi risultato poi un cittadino straniero di 21 anni, già conosciuto alle forze dell’ordine con almeno tre diverse identità e con precedenti per violazioni sull’immigrazione. Il fermato risultava anche in possesso di una notevole cifra di denaro contante in banconote di piccolo e piccolissimo taglio. La persona è stata arrestata opponendo resistenza ai quattro agenti che sono dovuti intervenire: all'uomo sono stati contestati i reati di detenzione illecita di sostanze stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale.
Questa mattina, in udienza per direttissima, le contestazioni all’imputato sono state confermate: l'uomo è stato rinviato a giudizio e, in attesa dell'udienza, è stato sottoposto alla misura cautelare di divieto di dimora nella provincia di Firenze.
Sono tre le persone arrestate dai Carabinieri del Comando Provinciale di Prato nelle ultime ore quale esito dell’intensificazione di specifiche attività investigative finalizzate al contrasto dello spaccio di stupefacenti in Provincia. I primi due sono due cittadini cinesi, rispettivamente di 31 e 32 anni, che da qualche settimana erano finiti nel mirino dei militari del Nucleo Investigativo ai quali non era sfuggita l’assidua frequentazione di locali notturni prevalentemente frequentati da cittadini orientali e dai quali la coppia entrava ed usciva con una frequenza sospetta, tale comunque da far escludere che le visite avvenissero solo per usufruirne dei servizi.
E’ stato così che dopo giorni di appostamenti i militari sono intervenuti fermandoli infine nella tarda serata di ieri in via Del Confine. La perquisizione cui i due orientali sono stati sottoposti sul posto, poi estesa anche presso le loro abitazioni, ha consentito il sequestro complessivo di circa 150 grammi di ketamina – tutta suddivisa in dosi- e di 20 pasticche di estasy. Il sequestro ha interessato anche la somma in contanti di quasi 2.00 euro che gli investigatori hanno accertato trattarsi il provento dell’attività di spaccio, ma anche la consistente attrezzatura utilizzata per il confezionamento frazionato della droga che venduta al dettaglio avrebbe fruttato ai due spacciatori la somma di circa 7/8 mila euro.
Curioso che le pasticche di ecstasy recassero impressa l’effige della maschera di Dalì con la scritta “la casa di carta”. Il terzo arresto, anch’esso eseguito ieri mattina in flagranza di reato, è il risultato di un’operazione finalizzata al contrasto dello spaccio di stupefacenti portata a termine dai Carabinieri della Stazione di Carmignano. Si tratta di un italiano di quarant’anni i cui movimenti erano seguiti da tempo dai militari.
L’uomo, celibe, disoccupato ed attualmente in regime di libertà vigilata in ragione di altri precedenti di giustizia, era infatti solito raggiungere una sua proprietà in agro del comune di Carmignano dove aveva messo in atto una strana consociazione agricola. Oltre a pomodori e fagioli si dedicava anche alla più redditizia produzione di marijuana. La zona scelta si presentava ideale per lo scopo in quanto lontana dalle vie battute e difficilmente raggiungibile.
Quando i militari sono intervenuti, trovando l’uomo intento nel suo lavoro con pala e vanga, hanno subito trovato tracce di quel ciclo produttivo illecito la cui coltivazione era stata già raccolta e poi riposta all’interno di una scatola nascosta in un vicino boschetto, ben occultata tra il fogliame di un grosso albero. Il risultato complessivo della perquisizione eseguita dai militari sul terreno e poi estesa ad un rimessaggio agricolo in uso all’arrestato è consistita nel sequestro di oltre mezzo chilo di cannabis indica, bustine per il confezionamento in dosi, nonché circa 10 grammi complessivi in semi che sarebbero serviti per rinnovare la produzione dello stupefacente. Tutti e tre gli arrestati saranno giudicati oggi con rito per direttissima.