Nel primo semestre del 2017 i valori immobiliari di Firenze sono diminuiti dello 0,2%. Le zone centrali hanno avuto un incremento del 2,3% grazie prevalentemente agli acquisti ad uso investimento e destinato alla creazione di strutture turistiche (in particolare casa vacanza) e B&B. Dinamico in queste zone anche il mercato delle soluzioni di prestigio. Il ribasso più forte è stato registrato nella macroarea di Isolotto (-3,7%) in seguito alla performance del quartiere di Soffiano. La tipologia maggiormente richiesta è il quattro locali che raccoglie il 33,6% delle preferenze.
Per quanto riguarda le compravendite dai dati dell’Agenzia delle Entrate risulta che la città chiude il primo semestre 2017 con 2633 transazioni, in aumento del 7,7% rispetto al primo semestre 2016. Il 73,1% degli acquisti realizzati attraverso le nostre agenzie interessa l’abitazione principale mentre il 26,9% riguarda l’acquisto ad uso investimento, percentuale decisamente superiore al dato nazionale (17,6%).
La giunta regionale ha dato il via libera al piano di reinvestimenti sulle case popolari del LODE di Firenze. La delibera è stata presentata dall'assessore alle politiche abitative. Si tratta di 1 milione e 174 mila euro, frutto dei proventi della gestione del patrimonio nel 2016, ma soprattutto di cessioni di alloggi (quasi 577 mila euro) e di patrimonio dell'ex demanio (262 mila euro) oltre ad economie di vecchi piani. Si tratta di risorse che andranno ad integrazione di investimenti esistenti e che saranno utilizzati in gran parte per interventi di manutenzione straordinaria (sono coinvolti 466 alloggi da questo punto di vista), ed in parte per la costruzione di quindici nuovi alloggi. Gli edifici su cui si interverrà si trovano a Grassina (nel comune di Bagno a Ripoli), a Carraia (Calenzano), a Capalle (Campi Bisenzio), al Girone (Fiesole), al Galluzzo (Firenze), a Firenzuola, ai Falciani (Impruneta), a Lastra a Signa, alle Sieci (Pontassieve), a Rignano sull'Arno, a San Godenzo, a San Piero a Sieve, al Vingone (Scandicci), a Sesto Fiorentino, alla Sambuca (Tavarnelle) e a Vicchio in Mugello.
I quindici nuovi alloggi saranno realizzati negli ex Macelli di Borgo San Lorenzo, per un investimento, ad integrazione di altri finanziamenti, di poco meno di 233 mila euro.
Promuovere l’ampliamento del mercato alle locazioni degli immobili sfitti, individuare una soluzione per gli sfratti legati a morosità non colpevole, ricondurre alla legalità il mercato sommerso e irregolare degli affitti. Sono queste alcune delle misure che il Comune di San Casciano si impegna ad attuare e incentivare dopo aver condiviso i contenuti e gli obiettivi degli accordi territoriali sulle locazioni abitative sottoscritti dalle organizzazioni sindacali e dalle associazioni degli inquilini (Sunia, Sicet, Uniat, Unione inquilini, Conia) e le associazioni dei proprietari (Appc, Asppi, Confabitare, Confedilizia, Uppi).
“Il documento - spiega l’assessore alle Politiche abitative Elisabetta Masti - si propone di incrementare il numero dei contratti a canone concordato e abbassare il livello degli affitti sul libero mercato, intervenendo sulla leva fiscale comunale, con benefici e vantaggi economici per i proprietari e gli affittuari”. Gli accordi prevedono infatti la diminuzione del costo a metro quadro degli alloggi con il 7 per cento in meno rispetto ai prezzi dell’accordo del 2009 e maggiori controlli sulla veridicità dei contratti stipulati. Per entrare nel dettaglio dell’accordo, in caso di stipula di un contratto di locazione concordato spettano al proprietario dell'appartamento agevolazioni in materia di Imu/Tasi, previste dal Comune di San Casciano.
Se per gli immobili locati a canone libero la somma delle aliquote IMU e TASI è pari all'1,06%, per gli immobili locati a canone concordato l'aliquota complessiva si riduce sino allo 0,98%. Si tratta di un’agevolazione introdotta dal Comune di San Casciano, con deliberazione consiliare. Per i soli immobili locati a canone concordato l'imposta dovuta sia a titolo IMU che TASI è ridotta del 25% e in questo caso è un’agevolazione prevista dalla normativa nazionale vigente. Le due agevolazioni combinate IMU TASI portano ad una diminuzione complessiva rispetto al canone libero dell'imposta di oltre il 30% (30,66).
Chi applica il canone concordato ha diritto inoltre ad agevolazioni in materia di cedolare secca. Se il contratto è libero l’aliquota sul canone di locazione loro annuo è pari al 21 per cento, qualora si tratti di concordato l’aliquota si abbassa della metà, sfiorando il 10 per cento. Il canone di locazione degli immobili da locare è stabilito per zone in base alle fasce di oscillazione.