(DIRE) Firenze, 29 mar. - "C''e'' una notizia che acquista una certa consistenza di ufficialita'', dopo che pure l''avevamo saputa, ed e'' che non si terra'' il vertice G7 a Firenze, in Toscana. Si sposta in Sicilia: condivido la decisione del premier, mi pare che sia una decisione motivata dalla necessita'' di tener viva l''attenzione dell''opinione pubblica mondiale e dei grandi del mondo su una vicenda che e'' cruciale come quella delle migrazioni e dei profughi e che naturalmente interessa i nostri confini, il primo il nostro confine meridionale, il canale di Sicilia".
Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi parlando coi giornalisti a margine di una conferenza stampa, sul vertice riservato a palazzo Vecchio, dello scorso 5 marzo, fra il sindaco di Firenze, Dario Nardella e il premier, Matteo Renzi sulle grandi opere cittadine. Un incontro dal quale e'' emersa l''ufficialita'' della notizia che il vertice dei grandi del mondo non si terra'' piu'' in Toscana, ma in Sicilia. "E tutto questo in un solco di coerenza da parte del presidente Renzi che ha sempre tenuto un orientamento basato sulle idee costituzionali di accoglienza, di umanita''- ha aggiunto- si capisce questa scelta, la intendo cosi''.
Per il resto non mi sembra che possano essere motivi il fatto che non ci sia ancora la pista, perche'' mi pare che nel 1995 o 1996 si tenne un vertice G6, che fu svolto, atterrando regolarmente a Pisa o con aerei di dimensione piu'' piccola a Firenze. Pertanto, questa non e'' la ragione".
Nei giorni scorsi, in effetti, e'' stata l''ad di Toscana Aeroporti, Gina Giani a confermare che ormai e'' realistico immaginare l''ultimazione della nuova pista da 2,4 chilometri a Peretola (Firenze), non prima del 2018. Troppo tardi per il G7, che l''Italia ospitera'' il prossimo anno. Della scelta di rinunciare a Firenze, "me ne assumo la quota parte della mia responsabilita'', per quello che serve, pero'' faccio anche presente, peccato perche'' la Toscana e Firenze perdono un''occasione importante di business, di promozione, di economia- ha ammesso- mi pare che fra le tante notizie che sono circolate quella con una certa consistenza e che merita di essere commentata. Naturalmente il presidente del Consiglio sa di avere un debito nei confronti di Firenze e della Toscana e sono certo che sapra'' essere presente quando ci sara'' bisogno".
"Dispiace constatare che quando Renzi promise, nel marzo 2014, di far svolgere il G7 del 2017 a Firenze, si trattava dell''ennesimo annuncio, utile solo in vista delle elezioni comunali che si sarebbero svolte di li'' a due mesi. L''ennesimo spot". Inoltre trasferire il summit in Sicilia "significhera'' per Firenze perdere 200 milioni di euro". Lo sottolinea il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana e coordinatore fiorentino di Forza Italia, Marco Stella. "Tanti- continua- sono i finanziamenti statali che erano attesi per adeguare tutte le infrastrutture destinate ad accogliere i sette leader dei paesi piu'' importanti al mondo, e i relativi staff.
In particolare, la maggior parte delle risorse sarebbero servite per potenziare il polo fieristico della Fortezza da Basso, e per adeguare definitivamente la pista dell''aeroporto Amerigo Vespucci. Due opere di fondamentale importanza per il rilancio dell''economia fiorentina, e che la citta'' si sarebbe ritrovata per gli anni a venire". Anche se, prosegue, a Firenze "non mancano le emergenze infrastrutturali", come "la stazione dell''alta velocita'' e i cantieri della tramvia, ancora in alto mare, sistemare aeroporto e polo espositivo sarebbe stato gia'' un buon punto di partenza".
E qui Stella attacca il sindaco Dario Nardella e il governatore Enrico Rossi, che "avrebbero potuto difendere gli interessi di Firenze e della Toscana davanti al premier e leader del loro partito. Spiace vedere che non lo hanno fatto". (Dig/ Dire).