Firenze 10 agosto 2023 - In settembre si avvia il rilancio della Fondazione del Maggio Musicale Fiorentino che al termine della recente crisi, si riappropria della sua identità e al contempo si apre alla ricerca di nuovi pubblici. Inizia una nuova fase all’ insegna della sostenibilità del progetto grazie al sostegno straordinario del Ministero della Cultura, del Comune e della Città Metropolitana di Firenze, della Regione Toscana, della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e di Intesa Sanpaolo.
La Stagione riparte il 13 settembre con il concerto “Bentornati al Maggio” diretto da Zubin Metha e interamente dedicato alle musiche di Mozart. In cartellone La bohème, come introduzione all’anno pucciniano, l’opera per bambini La meravigliosa storia del flauto magico, basato sul capolavoro di Wolfgang Amedeus Mozart, e un calendario di otto concerti affidati, i primi due, a Zubin Mehta e cinque a Daniele Gatti. L’ottavo concerto La petite messe solemnelle di Gioachino Rossini celebrerà i 90 anni del Coro del Maggio: sul podio il Maestro del Coro Lorenzo Fratini. Dal 1° ottobre al 17 dicembre 2023 “C’è Musica & Musica”, otto concerti per le famiglie, il nuovo progetto del Teatro del Maggio dedicato alla divulgazione.
Tra gennaio 2024 e l’inizio del Festival sono in programma le musiche di scena di Peer Gyntdi Edvard Grieg, con la direzione di Nikolas Naegele e la regia di Pier Paolo Pacini e, in marzo, l’opera Don Pasquale di Gaetano Donizetti con il debutto nella direzione di questo titolo di Daniele Gatti nell’allestimento di Jonathan Miller. Il Festival del Maggio, giunto all’86esima edizione, si inaugurerà il 13 aprile con un concerto diretto da Daniele Gatti e proseguirà con tre opere liriche: Turandot, nel celebre allestimento di Zhang Yimou e con la direzione di Zubin Mehta; Jeanne Dark, opera contemporanea commissionata a Fabio Vacchi, con la direzione di Alessandro Cadario e la regia affidata a Valentino Villa; infine Tosca, con la direzione di Daniele Gatti e la regia di Massimo Popolizio.
Il maestro Riccardo Muti dirigerà i Wiener Philharmoniker, prestigiosa ospitalità del Festival.
Il Maggio cambia pelle e ritorna alle origini aprendosi alle differenti arti performative. Lo fa con uno spettacolo di danza in prima italiana, la Trilogia dell’estasi con le coreografie di Roberto Zappalà e con uno spettacolo dedicato a Pessoa, in coproduzione con il Teatro della Toscana/Teatro della Pergola e il Théâtre de la Ville di Parigi, per la regia di Bob Wilson. Sulla scia del recente successo degli Who in concerto con l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, a partire dalla prossima estate, si proporranno concerti rock e pop sia nella cavea, sia nelle due sale del Teatro.
La politica dei prezzi è sempre tesa a incontrare il maggior favore del pubblico: prezzi popolari per il concerto “Bentornati al Maggio” del 13 settembre diretto da Zubin e per il concerto per i 90anni del Coro del Maggio del 22 dicembre 2023; biglietti ancora meno cari rispetto a quelli applicati per gli spettacoli lirici nel corso dell’ultimo Festival per l’opera La bohème; non ci sono variazioni invece per i concerti sinfonici replicati in due sere che restano gli stessi proposti durante lo scorso Festival e che già allora erano ribassati rispetto al più recente passato.
I biglietti per tutti gli spettacoli sono disponibili on line sul sito del maggio ( www.maggiofiorentino.com ) a partire dall’11 agosto; la biglietteria del teatro sarà aperta venerdì 11 agosto dalle 10 alle ore 13 e dalle 15 alle 18. La biglietteria chiude per ferie il 12 agosto fino alla riapertura del 22 agosto con i medesimi orari. La biglietteria è aperta il sabato dalle 10 alle 13.
La presidente della commissione Cultura Regione Toscana Cristina Giachi ha espresso grande soddisfazione per l’operazione di rilancio del Maggio Musicale Fiorentino annunciata dal commissario straordinario Onofrio Cutaia al termine di un lungo percorso che ha coinvolto anche la commissione del Consiglio regionale con l’audizione dello stesso Cutaia.
“Ascoltando le sue parole - ha spiegato la presidente Giachi - e quelle del maestro Giovanni Verona, ho provato un senso di sollievo dopo un periodo difficile con la possibilità di alzare lo sguardo, di guardare avanti, finalmente con fiducia verso il futuro. Dopo lo sforzo fatto dalle istituzioni e dai soci privati, che era l’unica soluzione realmente praticabile, sono molti i ‘finalmente’ che si possono dire. C’è la collaborazione con gli altri operatori fiorentini e toscani, finalmente. E finalmente c’è apertura ad altri generi, a nuovi pubblici, si torna a favorire l’apertura alle diverse generazioni: c’è il teatro per le famiglie e ci sono prezzi accettabili”.
“Finalmente - ha concluso Giachi - tutto al Maggio è come dovrebbe essere. Ora dobbiamo farlo durare”.