Il "mitico" Universale di Via Pisana; luogo di alta cultura di cinema e al contempo di socializzazione e di incontro tra le persone e i pubblici più diversi. Ora, scomparso, sta per diventare lui stesso protagonista di un film, Verso l'Universale; quello che il regista Federico Micali girerà a settembre (a Firenze e in alcuni paesini della Toscana), scritto insieme a Cosimo Calamini(giovane sceneggiatore fiorentino) e Heidrun Schleef, una delle più note sceneggiatrici italiane, Palma d'oro a Cannes per la Stanza del figlio di Nanni Moretti.
Ad accompagnarlo il manifesto disegnato dall'artista Clet, le musiche della Bandabardò, il supporto del finanziamento della Regione Toscana (con il Fondo cinema per lo sviluppo nel 2009 e Fondo cinema per la produzione opere prime nel 2011) e del Ministero per i Beni e le attività Culturali. Per completare il budget necessario è partita anche una campagna di crowdfunding, una sorta di azionariato popolare, sulla piattaforma Limoney (www.limoney.it), una nuova start up nata tra Firenze Amsterdam e Milano da due ragazzi fiorentini. La campagna di crowdfunding terminerà nei prossimi giorni.
Tutti coloro che doneranno potranno diventare produttori del film a partire da 5 euro e partecipare a un progetto che coinvolge tutta la città. Hanno aderito al progetto sia Clet che Bandabardò, TeladoioFirenze, Controradio, MyMovies.it e altri soggetti. Si potrà ad esempio ricevere una copia della locandina del cinema Universale del 1989; un manifesto ufficiale del film; la presenza del proprio nome nei titoli di coda; la t-shirt di Gold con il logo del film di Clet o assistere a una proiezione privata del film insieme agli autori.
Sarà online anche il sito www.universaleilfilm.it. Sul profilo facebook "Aspettando l'Unviersale" (al momento oltre 2000 i fan) molte sono state le testimonianze sugli aneddoti su quello che succedeva dentro quel cinema. "Un successo meritato – ha detto l'assessora regionale alla cultura Sara Nocentini presentando stamani il progetto insieme al regista Micali e all'artista Clet – perché si tratta di una bella idea che fa davvero piacere illustrare. Giovani artisti che uniscono le forze per raccontare un po' di storia della città, pezzi di vita colti in momenti ricchi di fermento e creatività che val la pena ricostruire non solo per ricordare, ma anche per farne materia di riflessione".