CASTELLINA IN CHIANTI - Alcuni giovani artisti tra i più promettenti, sia italiani che stranieri, hanno esplorato il terreno del Chianti Classico, ne hanno visitato le cittadine, sono entrati nei vigneti. Si sono sottoposti ad un corso di vinificazione e hanno assaggiato i vini del territorio.
Poi sono tornati a casa portando con se emozioni ed impressioni dalle quali hanno attinto per produrre un’opera d’arte che consegnerà alla storia la loro visione delle terre del Chianti Classico.
Questo e molto altro nella mostra “Silenziosi racconti” appena aperta e che sarà visitabile fino alla fine di ottobre a Rocca delle Macìe.
La famiglia Zingarelli, che ha fondato l’azienda di Castellina in Chianti oltre 40 anni fa, unisce le sue grandi passioni, la valorizzazione del territorio e l’impegno concreto per aiutare tanti giovani artisti di varie arti a realizzare i loro sogni, e lancia la Terza edizione del Premio Zingarelli-Rocca delle Macìe.
Il sentimento che da sempre descrive Rocca delle Macie è la passione, a partire da quella di Italo Zingarelli che ha creato a Castellina in Chianti un’azienda fortemente territoriale e di primaria importanza nel mondo del vino italiano, che ha coinvolto l’intera famiglia e che continua nelle nuove generazioni. Ma sentimenti, a volte, sono così intensi che non possono rimanere solo nella sfera privata, e allora Sergio Zingarelli, attualmente a capo dell’azienda, ha chiesto aiuto laddove sapeva di trovarne: l’Arte.
Nasce così “Silenziosi Racconti” l’edizione 2014 del Premio d’Arte promosso dalla famiglia Zingarelli in collaborazione con l’artista Raimondo Galeano, ideatore del Premio e con Simona Gavioli in qualità di curatore. I giovani artisti selezionati da critici e galleristi che partecipano al premio, nell’ottobre 2013 sono stati invitati per due giorni a Rocca delle Macie per conoscere il territorio, “sentirlo”, tradurre poi nelle loro opere d’arte le emozioni che ne hanno ricevute. Sergio Zingarelli ha promosso per loro un convegno durante il quale varie personalità della Cultura si sono incontrate per raccontare il vino e la sua storia (Daniele Cernilli) il paesaggio e il suo mutare nel tempo (Donatella Cinelli Colombini) l’arte e la sua forza narrativa (Daria Filardo) per dare ai giovani artisti gli strumenti di conoscenza e le informazioni sul rapporto tra la produzione del vino, la storia, l’ambiente.
Gli artisti, provenienti da varie parti del mondo, sono stati poi accompagnati in un intenso tour che li ha inseriti nei paesaggi e tra la gente, hanno appreso le conoscenze di base dei lavori in vigna e della vinificazione, hanno assaggiato i vini che qui si producono. Con questo grande bagaglio di conoscenze è stato chiesto loro di tradurre le impressioni provate in una loro visione e con la loro cultura di provenienza e di trasmetterle al pubblico attraverso un’opera concepita per comunicare il territorio di oggi.
Il risultato è nei lavori esposti nella mostra appena aperta a Rocca delle Macìe che sarà visitabile fino alla fine di ottobre quando verranno presentati i vincitori di questa terza edizione: visitatori, galleristi e critici potranno votare le loro opere preferite, i vincitori saranno premiati dalla Famiglia Zingarelli e tutti i giovani artisti partecipanti avranno avuto la possibilità di vedere realizzata, anche loro, la loro passione.