GROSSETO - A distanza di quasi un anno dai primi contatti fra i soci imprenditori Conad a Grosseto e di Slow Food e dopo la firma dell’accordo raggiunto che permetterà di identificare e realizzare in Maremma 4 nuovi progetto Presidìo Slow Food, siamo già a metà dell’opera.
L’accordo in questione è frutto di continui contatti e verifiche fra le due anime della collaborazione: i Soci imprenditori Conad che operando da oltre 5 anni sul territorio Maremmano, hanno compreso a fondo quanto valore esiste nelle variegate produzioni agroalimentari della Maremma, Slow Food che da 30 anni (quest’anno ricorre il trentennale dell’Associazione Slow Food Italia) è impegnata a dare voce ai piccoli produttori che, su territori a volte marginali, sono impegnati a conservare tutte le buone pratiche e la cultura gastronomica delle loro famiglie, tramandano sapienza e qualità alimentare.
Il primo progetto ad essere codificato è stato quello della Pesca Tradizionale nella Laguna di Orbetello (con i Pescatori di Orbetello sono già in atto da tempo azioni di collaborazione fin dalle immediate ore susseguenti la recente moria di luglio scorso sostenendo il percorso #iostoconipescatoridiorbetello), ha già visto il sostegno dei Cuochi Toscani dell’Alleanza Slow Food con il 2° Piatto dell’Alleanza (file://localhost/(https/::www.facebook.com:Cuochi-dellAlleanza-Toscana-921866847854024:timeline:) presentato lo scorso ottobre proprio ad Orbetello. Oggi questa sinergia consente di proporre “il pescato di giornata” della Laguna di Orbetello all’attenzione di chi vuol goderne al meglio anche nelle pescherie dei Punti vendita Conad di Grosseto, oltre che presso il punto vendite de I Pescatori ad Orbetello.
La Pesca Tradizionale è lo strumento che permette di monitorare quotidianamente l’ambiente e lo stato della Laguna. In questo caso, anche di valorizzare il ruolo del pescatore, “ambientalista” e primo a voler preservale la Laguna al meglio per la pesca e per tutti i residenti e turisti.
A seguire e con l’auspicio di definire tutti i dettagli entro la fine del mese di marzo, arriverà anche il riconoscimento del secondo progetto Presidìo sostenuto dall’accordo, quello sul Pecorino a Latte Crudo di Maremma. Questa azione è figlia della volontà di valorizzare e rendere merito a chi ancora oggi si impegna a produrre in modo genuino e originario il formaggio, credendo che sia possibile raccontare un territorio ed un antico mestiere attraverso ogni singolo assaggio.
Infatti, la produzione del formaggio a latte crudo è in sintesi quella veramente tradizionale: il latte, appena munto è già a temperatura ideale (36-38°C) per poter essere trasformato in formaggio con la sola aggiunta di caglio; questa produzione quindi è diretta dalla mungitura al prodotto finito, non prevede trattamenti e condizionamenti, genera quindi un prodotto che rispecchia la diversità dei pascoli e delle stagionalità. Il prodotto che se ne ottiene, che sia fresco o stagionato, è quindi un vero esempio di espressione del territorio e dell’esperienza del produttore. Il percorso in atto vede coinvolti produttori di tutto il territorio Maremmano, inteso nel senso più ampio possibile quindi, dai pascoli sulle colline metallifere a nord, dalle pendici dell’Amiata a est, fino alla pianura che scende fino al mare.
Quindi si tratta di un progetto che valorizza la filiera ed il metodo di produzione (dal Pastore al Casaro all’Affinatore), il territorio, i pascoli e la tradizione.