Per celebrare i 70 anni dalla fondazione, il Centro di Ricerca Innocenti di UNICEF, in collaborazione con l’Istituto degli Innocenti, inaugura venerdì la mostra dal titolo “70 anni dalla parte dei bambini”, dedicata alla storia dell’UNICEF dal 1946 ad oggi.
La cerimonia di apertura, che si è svolta nel Salone Brunelleschi dell’Istituto degli Innocenti, alla presenza delle autorità locali e nazionali, ricercatori, amici e sostenitori, è stata un’occasione per celebrare gli enormi progressi compiuti in favore dell’infanzia in tutto il mondo, ma anche per ricordare le sfide che ancora oggi mettono in pericolo le vite di milioni di bambini e il loro futuro a causa di conflitti, crisi, povertà, disuguaglianze e discriminazioni.
“Settant’anni fa l’UNICEF è giunta in Europa e in Italia per portare sollievo ai bambini colpiti dalla seconda guerra mondiale, diventando nei decenni successivi la maggiore organizzazione mondiale per l’infanzia nei paesi in via di sviluppo - ha ricordato Sarah Cook, direttrice del Centro di Ricerca Innocenti -. Oggi dopo 70 anni, è appropriato aprire questa bella mostra al Museo degli Innocenti, in presenza di partner chiave e amici che hanno contribuito così tanto al successo dell'UNICEF.”
La mostra, organizzata nella sede centrale dell’organizzazione a New York l’11 dicembre 2016, è stata adattata e tradotta per il pubblico italiano ed è allestita nello spazio espositivo del Museo degli Innocenti, un ulteriore esempio della pluriennale collaborazione fra Istituto degli Innocenti e UNICEF che negli anni hanno lavorato insieme a diversi progetti, tra cui lo studio multi-paese sulle cause della violenza contro i bambini in Perù, Italia, Vietnam e, Zimbabwe.
“La collaborazione fra il Governo italiano e UNICEF è stata approvata per legge nel 1988” ha sottolineato Maria Grazia Giuffrida, Presidente dell’Istituto degli Innocenti. “Il Centro internazionale di Ricerca UNICEF è da quasi 30 anni ospitato dall’Istituto degli Innocenti. Questa partnership è un punto di forza molto importante in tema di infanzia e il lavoro che abbiamo svolto assieme, ad esempio sui bambini nei conflitti armati, sulle città amiche dell’infanzia o con la Biblioteca Innocenti, è stato di grande valore. Siamo lieti che l’accordo di collaborazione tra l’Istituto degli Innocenti e UNICEF sia stata recentemente rinnovato e sia stata espressa da entrambe le parti la volontà di continuare a lavorare assieme”.
Oggi le principali aree di indagine del Centro di Ricerca Innocenti di UNICEF riguardano la povertà e il benessere dell’infanzia, la protezione sociale e l'impatto dei trasferimenti di denaro per le famiglie disagiate, i fattori che provocano la violenza contro i bambini, la migrazione dei bambini, il benessere degli adolescenti, il sostegno alla genitorialità , , l'istruzione e i diritti dei bambini nell'era digitale.
All’inaugurazione della mostra ha partecipato anche Giacomo Guerrera, presidente del Comitato Italiano per l'UNICEF di Roma, fondato nel 1974 e diventato uno dei più grandi donatori per i programmi UNICEF in tutto il mondo.
L’impegno dell’UNICEF, portato avanti anche in condizioni di difficoltà estreme, ha dato un valido contributo agli enormi progressi per l’infanzia registrati negli ultimi decenni. Negli ultimi 25 anni, il numero di bambini morti prima di compiere 5 anni è stato più che dimezzato; milioni di bambini sono stati fatti uscire dalla povertà; il tasso di bambini in età scolare che non la frequentano è stato ridotto di oltre il 40% dal 1990.
Nonostante questi impressionanti progressi, milioni di bambini ne restano però ancora esclusi per ragioni legate alla povertà o a causa di discriminazioni di varia natura. Circa 250 milioni di minori vivono in paesi colpiti da conflitti e quasi 50 milioni sono stati costretti a lasciare le proprie case.
Di fronte a queste sfide il Centro di Ricerca Innocenti gioca un ruolo strategico nel coordinare e sviluppare l’agenda di ricerca di UNICEF a livello globale, conducendo già da diversi anni i suoi studi sia nei paesi in via di sviluppo che nei paesi industrializzati. Il suo rapporto Innocenti Report Card è diventato un punto di riferimento per valutare le condizioni di benessere dell’infanzia nei paesi ricchi.
La mostra resterà aperta fino al 18 marzo con ingresso libero.