Gli anni dal 2001 al 2011 sono stati decisivi per il Monte dei Paschi di Siena, un periodo in cui la banca più antica del mondo è definitivamente implosa e si sono poste le premesse per la sua graduale distruzione, preceduta dalla fuoriuscita dell’istituto dall’orbita senese, che nel corso dei secoli aveva costituito l’alveo rassicurante del suo sviluppo. Lo scrive nella presentazione del suo libro uno dei protagonisti di quella stagione, Marco Parlangeli, che è stato direttore generale (provveditore) della Fondazione Monte dei Paschi.
“I dieci anni che sconvolsero il Monte e gran parte del sistema bancario” è edito da La Vela e uscirà il 25 giugno. Vengono annunciati autentici scoop e retroscena.
“Con scientifica potenza di fuoco, il Monte è stato dapprima indebolito colpendo al cuore il suo azionista principale (la Fondazione, espressione della comunità) e poi gradualmente ridimensionato, fino a costituire un problema per l’intero sistema bancario” scrive Parlangeli. Molto si è scritto, in questi anni, sulle vicende che hanno portato all’attuale situazione della banca. Si è parlato di politica, di cronaca giudiziaria, di gossip, di cronaca nera, e poco di banca e ora l’ex provveditore racconta gli avvenimenti di quegli anni di cui è stato protagonista e, qualche volta, bastian contrario.
