Non c'è pace al Giardino Caponnetto sui lungarni a Firenze. "Dopo una estate calda e criminale, che ha visto l'apice il 18 agosto con la rottura della targa/lapide dedicata al Giudice - analizza Salvatore Calleri Presidente della Fondazione Caponnetto - che ha visto poi per fortuna un miglioramento grazie ad un aumento delle forze dell’ordine presenti, l'autunno al giardino è iniziato con i botti stanotte a mezzanotte e venti con un lancio lungo l'Arno in mezzo all'erba e vicino alle abitazioni, di due batterie di fuochi d'artificio, in totale di 50 lanci. I fuochi - sottolinea Calleri - a prescindere da chi li lancia dimostrano che la città è cambiata e che il controllo del territorio purtroppo è sempre più difficile. I fuochi rappresentano una attitudine criminale", conclude il Presidente della Fondazione Caponnetto che "non tollerando in alcun modo tale situazione continuerà a tenere alta l'attenzione".
Sull'argomento recentemente il Movimento 5 Stelle con il deputato Federico Cafiero De Raho ha presentato al Ministero dell'Interno una interrogazione a risposta scritta.