Frane in Toscana: rischio isolamento in diverse zone

Sulla SR 325, la viabilità alternativa per il traffico veicolare. Mazzetti (FI): “Subito un decreto alluvione”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 marzo 2024 21:46
Frane in Toscana: rischio isolamento in diverse zone

La strada statale 12 “Dell’Abetone e del Brennero” è stata chiusa stamane in entrambe le direzioni, per una frana al km 69.150, all’altezza di San Marcello Piteglio (Pistoia). Sono state istituite deviazioni in loco. Il personale di Anas e le forze dell’ordine sono intervenute per la gestione della viabilità e per il ripristino della circolazione.

Dopo interlocuzioni, sperimentazioni e due tavoli di crisi convocati tra sabato e domenica a seguito della seconda frana avvenuta sulla SR325 tra Camino e La Briglia - la prima è sempre all'altezza di Sasseta ed è ancora in fase di ripristino - il Comune di Prato ha emesso ieri sera ordinanza che istituisce il senso unico a scendere dalla collina verso Prato con divieto di sosta nel centro dell'abitato di Figline che può essere percorso a doppio senso fino alla rotatoria verso via Malcantone e Vignone. Il Comune di Vaiano ha confermato il provvedimento per la tratta Via di Faltugnano-Via di Fabio che si percorre a senso unico in direzione nord, Vaiano. Si torna alla regolamentazione adottata nelle fasi immediatamente successive al verificarsi del dissesto.

Il trasporto merci - solo ed esclusivamente fino a 35 q - si svolgerà in direzione sud/nord sulla via di Faltugnano per i mezzi che hanno altezza non superiore a 2,80. Per i veicoli per trasporto merci fino a 35 q. superiore a 2,80 m è previsto un corridoio sotto scorta degli organi di polizia stradale in orari di minor traffico.

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"La situazione veicolare in questi giorni in attesa della riapertura di almeno una corsia a sud della frana non sarà affatto semplice - spiega l'assessore alla Mobilità Flora Leoni - Stamani pendolari e studenti hanno affollato la stazione di Vaiano, dove treni con carrozze aggiuntive li hanno trasportati in sicurezza verso Prato. Alla stazione i bus di Autolinee Toscane erano organizzati per in numero adeguato rispetto alle previsioni stabilite per accompagnarli alle destinazioni. Fino a questo momento l'integrazione del biglietto bus/treno e l'intermodalità ha dimostrato la propria efficienza al punto da costituire una sperimentazione da supportare per il organizzazione tra ferro e gomma. Sul fronte della viabilità alternativa nel Comune di Prato, a parte un momento di congestionamento intorno alle 8 e quindi in corrispondenza dell'orario di punta, il resto della mattinata si è svolto in maniera abbastanza ordinata e regolare".

Sul versante del ripristino della frana è in corso il disgaggiamento dei massi presenti sul fronte della collina, che consentirà una valutazione più puntuale sulle tempistiche legate alla messa in sicurezza della parete rocciosa.

La raccomandazione è di utilizzare per chi può le possibilità bus-treno messe a disposizione: sconsigliato anche mettersi in movimento negli orari di punta se possibile. Tutti sono invitati alla massima cautela e pazienza. 

Si sono riorganizzati per rafforzare i presidi sul territorio i soccorsi della centrale operativa 118. Rispetto a prima dell’evento, è stato deciso che per tutto il tempo necessario a ripristinare la situazione precedente le frane, l’ambulanza infermieristica già presente di giorno, verrà mantenuta anche la notte. In orario notturno oltre all’ambulanza con a bordo soccorritori del 118, sarà quindi operativa anche un’ambulanza infermieristica. I due mezzi di soccorso sanitario saranno pronti a intervenire anche di notte sul territorio valbisentino. Rimane invariato quanto già stabilito per l’orario diurno ovvero la presenza di un’ambulanza infermieristica e una con i soccorritori a bordo.

Durante il giorno l’ambulanza infermieristica staziona presso la Misericordia di Vaiano e l’ambulanza con soccorritori delle Associazioni di Volontariato presso la Pubblica Assistenza di Vaiano. La notte sia l’ambulanza infermieristica che quella con soli soccorritori stazionano presso la Misericordia di Vaiano. Le strade che potranno percorrere le ambulanze sono quelle individuate come alternative che nonostante le difficoltà, sono comunque percorribili. Proprio per il fatto che potranno allungarsi i tempi di percorrenza, è stato deciso di mantenere due ambulanze anche la notte. Naturalmente per tutte le esigenze che si dovessero presentare, sarà attivato il servizio di elisoccorso.

“Le frane sulla SR325, strada già tormentata, rischiano di portare all’isolamento la Val Bisenzio, dove vivono circa 20 mila persone e operano centinaia di imprese che sono parte essenziale della filiera tessile, con conseguenze a caduta su tutto il distretto pratese, sui trasporti e la mobilità, sulla vita dei tanti pendolari che già si spostano con immense difficoltà in queste zone. Un problema ambientale si trasforma in una catastrofe economica, stimata anche in 50 milioni al giorno”.

Lo ha spiegato l’On. pratese di Forza Italia Erica Mazzetti, responsabile dipartimento lavori pubblici di FI, in una lettera concitata all’indirizzo dei Ministri dei Trasporti, della Protezione Civile e degli Affari Regionali in cui chiede di “agevolare e velocizzare gli interventi di ripristino della SR325, in accordo con il governatore e attuale commissario Eugenio Giani, iniziando a predisporre quanto necessario per realizzare una viabilità alternativa, nostra storica richiesta”.

“Dai riscontri che ho – aggiunge Mazzetti -, i lavori sulla SR325 possono richiedere perfino alcuni mesi, tenendo conto anche delle precarie condizioni di sicurezza in cui questi lavori devono svolgersi. Visto tutto questo, penso sia opportuno un coinvolgimento del Genio Militare perché ha mezzi e competenze idonee”. Nella lettera, Mazzetti è tornata a sollecitare “un decreto alluvione con fondi adeguati” e la “nomina del commissario straordinario, indispensabile per coordinare l’azione e investire le risorse”.

“Bisogna saper anche lavorare più in prospettiva – prosegue Mazzetti – e quindi ho proposto l’istituzione di un tavolo Stato-Regione contro il rischio idrogeologico, un problema a quanto vediamo strutturale del nostro territorio e impattante. Dobbiamo fare una seria analisi del problema, dal bosco – da come il bosco è tenuto e tagliato – fino a valle, e poi identificare tutte le azioni necessarie a contrastarlo, partendo da infrastrutture e manutenzione”. Nella lettera, infatti, Mazzetti ha chiesto il coinvolgimento “del Ministro degli Affari Regionali per un confronto Stato-Regione, insieme agli altri ministri competenti, al fine di aprire un fondo speciale contro il rischio idrogeologico”.

“Con questo, voglio intanto ringraziare tutti coloro che si sono attivati per i primi e necessari interventi: adesso lavoriamo insieme per evitare il soffocamento del nostro distretto”, conclude Mazzetti.

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